Attualità

​Una settimana triste

Quelli che si concludono oggi sono sette giorni negativi, brutti, per la morte del giovane barista, per il maltempo, per la cancellazione della festa del commercio e per i virus che aumentano.

Un piccolo mazzo di fiori bianchi e una scritta, "Per Marco nei nostri cuori", è apparso sulla punta sud dello spartitraffico centrale - poi c'è quello sud e quello nord - di Via Veneto davanti a via Torino che porta verso la città scolastica. Come le via Firenze, Milano e Bologna. ll trentenne bientinese, ma ormai anche pontederese di lavoro, conoscenze e amicizie, faceva il barista sia al Mandarino che al bagno Amalia, ma qualche tempo fa aveva lavorato anche al Boccaccio e poteva diventare anche un buon cestista se avesse preferito altre strade. Giovedì era il suo compleanno, trent'anni, e Marco Junior del Rosso l' aveva festeggiato con amici e colleghi. Poi il ritorno a casa stroncato dall'incidente a notte fonda. In quel tratto di via Veneto, 300 metri, ci sono due cartelli stradali, uno a sud e uno a nord, che segnalano la velocità di 30 chilometri all'ora. Marco aveva tanti amici e un carattere, per chi lo ha conosciuto, sereno e gioviale.

L'incidente è accaduto a 100 metri dall'abitazione di chi scrive.

In onore di Marco, venerdì il comune ha annullato la Festa del commercio ma il maltempo che imperversa da tutta a settimana, in parte salvo ieri, sabato, che pure ha dovuto sopportare il vento, l'avrebbe comunque rovinata. 

Nelle scuole, alcune chiuse con relative quarantene, i virus crescono. E forse già si prevedeva che sarebbe stato così anche se, diciamo le verità, dal punto di vista della salute siamo ben lontani dalle stragi, tanti tanti decessi e molte lunghe degenze, dei mesi di marzo e seguito. 

Ebbene, visto che i virus hanno per ora meno intensità, accontentiamoci di questo pensando alle guerre - circa 200 morti a Pontedera nel 1944 - e alla Spagnola. E speriamo che prima o poi potremo toglierci le mascherine e tornare alla normalità della vita.