Lavoro

Una speranza per l'ex Cdc

Dopo il fallimento, uno dei rami dell'azienda che commerciava prodotti tecnologici potrebbe essere acquistato da un'altra impresa

C'è una speranza per alcuni dei dipendenti della ex Cdc, la storica azienda specializzata nella compravendita di materiale informatico. L'impresa, dopo il fallimento, è stata suddivisa in rami, a ognuno dei quali sono stati assegnati una parte degli impiegati, attualmente in cassa integrazione straordinaria.

Per uno di questi rami, si apprende, ci sarebbe un potenziale compratore. Quando la ditta ha chiuso i battenti a causa dei debiti accumulati negli anni, i dipendenti erano 79. Una trentina di questi ha optato per per l'uscita accettando la mobilità volontaria (un incentivo alla mobilità riconosciuto dall'azienda a chi decide di entrare volontariamente nella procedura). Tutti gli altri attendono gli sviluppi della vicenda in vista dell'adunza dei 2.600 creditori che si svolgerà giovedì 14 gennaio a Pisa.

La notizia di un interessamento all'acquisto di uno dei rami dell'ex Cdc arriva dalla sindacalista di Cgil Ombretta Pieracci,  che al quotidiano Il Tirreno avrebbe dichiarato di essere in contatto con il curatore fallimentare dell'azienda, Stefano Garzella, per vagliare la credibilità dell'offerta e le reali possibilità di reinserimento lavorativo per almeno alcuni dei dipendenti.