Politica

Uno spazio per Sergio Ramelli, no del Consiglio

La mozione di Fratelli d'Italia per intitolare una via al 18enne ucciso nel 1975 è stata respinta. Stella: "Quel passato è ancora divisivo"

La sala consiliare del Comune di Pontedera

C'è stato un minuto di silenzio in Consiglio comunale, ma sulla mozione presentata da Fratelli d'Italia per arrivare alla intitolazione di uno spazio pubblico a Sergio Ramelli non si è arrivati all'approvazione.

Un tema delicato, che ha a che fare con gli anni più complicati della storia repubblicana: Ramelli, appena 18enne, venne aggredito da componenti di Avanguardia Operaia, morendo dopo giorni di agonia il 29 Aprile 1975. "Ho apprezzato il minuto di silenzio - ha commentato Nicolò Stella, consigliere di Fratelli d'Italia - tuttavia, credo sia mancato il coraggio. La memoria di Sergio Ramelli è anche la nostra memoria collettiva e intitolargli uno spazio non sarebbe stato un atto politico, ma un gesto di giustizia. Con questa bocciatura, l’amministrazione ha dimostrato che quel passato non è ancora condiviso".

A intervenire anche Christian Nannipieri, responsabile di Gioventù Nazionale Pontedera, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia: "Sergio era un ragazzo come tanti di noi - ha aggiunto Christian Nannipieri, responsabile di Gioventù Nazionale Pontedera - lo hanno aggredito perché aveva scritto che le Brigate Rosse erano un gruppo terroristico. Ricordarlo non vuol dire schierarsi politicamente, ma ribadire che in Italia non si deve più morire per le proprie opinioni".

"Una piazza, una via intitolata a lui, magari proprio al Villaggio scolastico, sarebbe stato un messaggio forte alle nuove generazioni - ha concluso - mai più odio politico. Purtroppo questa amministrazione ha perso la possibilità di compiere un grande gesto di pacificazione".