Lavoro

Usb lancia la corsa delle elezioni Piaggio

Il sindacato di base, rappresentato da pochi mesi, ha idee chiare in vista del rinnovo dei delegati: "Non dobbiamo accompagnare l'azienda alla morte"

“La riduzione di orario salva tutti, ma è il momento di agire, non si può accompagnare l'azienda alla morte come stanno facendo altri sindacati”.

Usb, Unione sindacale di base si è presentata questo pomeriggio negli spazi del Centrum sete sois sete luas, in quelle che una volta erano officine Piaggio.

La continua erosione dei posti di lavoro è ciò che più preoccupa gli esponenti del sindacato, rappresentati quest'oggi da Simone Selmi, rsu ancora in carica e dimissionario da Fiom, Alessio Bardelli, rsu fino a qualche anno fa con Fiom, oltre a Giovanni Ceraolo responsabile Usb e Marco Benevento, esponente nazionale del sindacato.

Le maggiori invettive di Usb non sono state rivolte però a Piaggio ma agli altri sindacati accusati di assecondare il potere, Uilm e Cisl, oppure di predicare bene ma di non mettere in pratica quanto detto, Cgil. Tutto questo a pochi mesi dalle elezioni dei nuovi delegati Piaggio. Le consultazioni dovrebbero tenersi tra giugno e luglio.

“I lavoratori – ha detto Alessio Bardelli - hanno subito le angherie di chi ha firmato senza essere stato delegato. Per questo dobbiamo ripartire dal basso, ci vuole una trattativa seria e non andare a Pisa a firmare senza ribattere. Non bisogna contrastare Piaggio ma Fim e Uilm. In questo scenario buio l'azienda ha pure aumentato la produttività”.

Simone Selmi ha saltato la barricata, passando da Fiom Cgil al neonato sindacato, non senza ambizioni: “Spero che si voti il prima possibile e il mio obiettivo è prendere subito la maggioranza assoluta. In sei anni che sono delegato ho visto solo un rsu inconcludente per questo a gennaio avevo proposto le dimissioni. Piaggio ormai è una multinazionale e qui a Pontedera ci sono sempre più impiegati e meno operai”. Per Selmi le elezioni in arrivo saranno cruciali: “Non vogliamo un Rsu che accompagni l'azienda alla morte. Bisogna agire ora per questo. La prima fase è una riduzione di orario, lavorare meno per lavorare tutti, come fanno ad esempio all'Aprilia. Poi dobbiamo invitare a Pontedera il presidente della Regione Rossi e suo figlio, che è nel partito e anche il sindaco Millozzi deve venire in Piaggio. E facciamo scioperi, proteste”.

Usb ha definito un grave autogol la mobilità volontaria per 180 lavoratori a fronte dell'assunzione del 15 per cento dei part time: “Penso che Colaninno stia facendo il peggior ricatto – ha detto Benevento - fa lavorare pochi mesi, poche ore ad alti ritmi. Usa Inps come se fosse un bancomat. Dopo le elezioni chiederemo innanzitutto investimenti. 180 persone a casa e 24 assunti non è un accordo da firmare, mai. È una resa non un accordo”.

In risposta agli esponenti Usb è intervenuto Graziano Barsotti della Uilm da 25 anni nella rsu. Barsotti ha criticato i delegati ex Fiom (Selmi e Bardelli) oltre all'attuale delegato Simone Bagnoli che a sua volta ha precisato i motivi che avevano spinto a firmare per la solidarietà nel 2013 e che invece hanno fatto posare la penna ai delegati Fiom nell'ultimo accordo in cui invece c'è stato l'avallo di Fim e Uilm.