Attualità

Usb, sciopero durante i Vespa World Days

Insieme a Potere al Popolo! il sindacato ha contestato le scelte aziendali su ammortizzatori sociali e chiesto maggiore sicurezza sul posto di lavoro

Un momento della protesta

Vespa Days, soldi mai. Con questo slogan, di fronte allo stabilimento della Piaggio, l'Unione Sindacale di Base, che proprio nei giorni in cui si celebrano i Vespa World Days, ha indetto uno sciopero per protestare contro la proprietà dell'azienda.

"Il Gruppo incrementa e consolida utili mentre i salari dei lavoratori e delle lavoratrici sono sempre più ridotti - hanno spiegato dall'Usb - anche il conguaglio del premio di risultato, grazie a scelte aziendali discutibili, non viene pagato. Da anni denunciamo come dentro lo stabilimento di Pontedera vengano mercificati e sfruttati contratti a termine, con la speranza di un contratto a tempo indeterminato".

"Ci chiediamo com'è possibile che un'azienda che continua a macinare utili e che assume richieda l’intervento dello Stato sotto forma di contratti di solidarietà - hanno proseguito - ma ci domandiamo anche come sia possibile che Piaggio faccia un uso smodato degli ammortizzatori sociali e, allo stesso tempo, chieda lo svolgimento di straordinari, faccia delle assunzioni e apra procedure di mobilità".

Per i componenti di Usb, in questo modo, la proprietà può agire indisturbata attingendo da fondi pubblici. "Che, invece, dovrebbero servire per affrontare delle vere crisi aziendali, che purtroppo nel nostro territorio non mancano - hanno concluso - infine, chiediamo più sicurezza nello stabilimento: dobbiamo alzare l'attenzione sui temi di salute sicurezza nello stabilimento, con più investimenti".

Alla protesta di fronte ai cancelli di Piaggio hanno partecipato anche esponenti di Potere al Popolo!. "Mentre il gruppo aumenta i profitti e continua a essere complice di Israele e del del genocidio contro il popolo palestinese, vendendo alla polizia militare i suoi scooter, i lavoratori si trovano dover far fronte a situazioni sempre più preoccupanti - hanno spiegato - i salari continuano a ridursi a causa dell’inflazione e come se non bastasse, mentre continua a macinare utili, l’azienda da una parte assume e fa svolgere straordinari e dall’altra denuncia esuberi".