Attualità

​Vacanze, ma con attenzione

La pandemia di oggi non è quella di un secolo fa, quando ci fu una strage vera e propria, ma esiste ancora. Bisogna stare attenti a non fare passi falsi

Auguri, prima di tutto, per le vacanze. Non solo quelle lontane ma anche, e magari soprattutto, quelle, per così dire, casalinghe. Vicine a casa. Forse le migliori... Siamo comunque nel cuore dell'estate con milioni e milioni di persone che si godono e si goderanno per quindici giorni il nostro mare, i nostri monti, i borghi e le feste magari a tre passi da casa. Ma attenzione a non esagerare, in tutti i sensi, a cominciare dagli assembramenti.

Ahimè la pandemia ci insegue ancora nonostante le vaccinazioni arrivate a oltre 38 milioni. Mentre sono 292 i milioni di contagiati nel mondo con poco più di 4 milioni di vittime e 182 milioni di guariti. Questa pandemia è la seconda più infelice dopo quella della prima guerra mondiale di cento anni fa. Nel frattempo ci sono stati altri morbi, ma mai come ora e come cento anni fa.

La vita a stretto contatto dei soldati al fronte della prima guerra mondiale contribuì ad accelerare la diffusione e ad accrescerne la mortalità infettando circa cinquecento milioni di individui, principalmente soggetti adulti in salute. Questa influenza pandemica si diffuse in tutto il mondo, provocando, dal gennaio 1918 al dicembre 1920, dai venti ai cinquanta milioni di morti (circa il 3% della popolazione mondiale), diventando uno dei più micidiali disastri naturali della storia umana.

Oggi, e soprattutto ora che ci sono i vaccini, la situazione è di gran lunga maggiore ma bisogna stare attenti dovunque si sia. vicino a casa o lontano.

Detto questo ripetiamo i nostri auguri.