Attualità

Il grande fratello delle biciclette

Un servizio di bike-sharing elettrico sostituirà quello tradizionale in tre postazioni lungo l'asse della Toscoromagnola. I mezzi saranno tracciabili

Il sistema permetterà di tracciare gli spostamenti

In gergo lo chiamano un servizio di "mamme" e "bambini", in pratica sarà un grande fratello delle biciclette. La novità verrà introdotta nelle prossime settimane da Siat srl con il supporto tecnico di Orange Button. Un servizio che va ad aggiungersi a quello già presente di taggatura per un'anagrafe dei mezzi.

La differenza sostanziale starà nel fatto che la taggatura tradizionale permette di risalire al proprietario solo in caso di rinvenimento della bicicletta, mentre con il nuovo sistema sarà possibile individuare subito il mezzo, mappandone gli spostamenti. Tutto questo grazie a piccolissimi computer (le cosiddette "mamme") che saranno installati direttamente nei lampioni della città.

Questi apparecchi saranno collegati ai chip (i "bambini") installati sui cicli; e un po' alla volta - non subito, poiché si tratta di una fase sperimentale - dovrebbero creare una sorta di "ombrello" a copertura dell'intera città. Un sistema, in definitiva, in grado di contrastare i furti. Una "grande mamma" in grado di tenere sotto controllo le biciclette dei cittadini.

La novità è stata annunciata questa mattina negli uffici di Siat, la società che si occupa della gestione dei parcheggi e della mobilità per il Comune di Pontedera, in via Manzoni. "I cittadini potranno scegliere se usufruire o meno di questo sistema per tenere d'occhio le loro bici" ha spiegato Massimiliano Viti di Orange Button, prevedendo un costo di "qualche decina di euro" per farsi installare il chip. L'importo esatto non è stabilito con certezza, ma non dovrebbe superare i 30 euro.