L'ultima dimora di Jerzy Grotowski, adesso, è contrassegnata da una targa dedicata a uno dei principali maestri e innovatori del teatro del Novecento. Che, proprio a Pontedera, aveva deciso di vivere e lavorare per 13 anni della sua vita.
La targa, in via Risorgimento, è stata svelata dal sindaco Matteo Franconi insieme al vicepresidente del Teatro della Toscana, Antonio Chelli, e da altri rappresentanti del mondo teatrale e culturale di Pontedera, come Roberto Bacci e Luca Dini, fondatori del Centro di Sperimentazione e Ricerca teatrale, Piergiorgio Cheli, coordinatore del Teatro Era, Mario Biagini e Thomas Richards, eredi dell'opera di Grotowski, e Carla Pollastrelli, storica collaboratrice e traduttrice dei testi di Grotowski.
"Grotowski è stato per Pontedera un elemento fondamentale - ha detto Franconi - il Centro di Sperimentazione teatrale, che ha organizzato e portato avanti, ha messo in campo grandi artisti, portando il nome della città in tutto il mondo. La targa che apponiamo oggi è la continuazione di un percorso che stiamo facendo per ricordare la sua opera, ma anche per ribadire quello che Grotowski continua a essere, ancora oggi, per chi fa teatro".
"Oggi è una giornata importante, che consegna a perenne memoria l’arte di un maestro che ha fatto del lavoro sull'essere umano la missione della vita, animato dall’impulso del superamento del limite dell'atto performativo - ha concluso Marco Giorgetti, direttore generale del Teatro della Toscana - Grotowski ha avuto il grande merito di farci comprendere che quando il lavoro creativo del teatro incontra il pubblico è sempre collegato alla crescita dell'attore e dunque diviene una pedagogia continua".