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​Villa Crastan diventa "casa della città"

Dopo un periodo sperimentale Franconi e la neo presidente della cooperativa, creata per aprire a tutti il complesso, hanno firmato un accordo

"Questa di Villa Crastan è una storia importante per la città - ha premesso l'assessore Mattia Belli -, una storia che vogliamo continui mentre qualcuno voleva che vendessimo questo gioiello cittadino. Abbiamo invece scelto la riconversione di una struttura pubblica, convinti di aver portato a termine un'operazione molto importante". 

Si chiama "Villa Crastan Casa della Città cooperativa sociale" la cooperativa, appunto, che sotto la presidenza di Malaika Picchi si pone l'obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini l'intero complesso, villa, giardini e dependance, per eventi artistici, culturali, scientifici, teatrali e altro

Già tante volte la 'Crastan' ha allestito eventi di questo tipo ma ora, con l'aiuto del Comune e della Regione Toscana, si è cercato di dare una struttura solida e una normativa al complesso e al suo uso. Chi vorrà presentare spettacoli e organizzare congressi, esposizioni culturali e artistiche e anche attività commerciali, avrà infatti un'organizzazione a disposizione.

Il sindaco Matteo Franconi si è dichiarato entusiasta di questo risultato che lancia verso una nuova e più organica vita alla villa e al suo contorno, mentre l'assessore regionale Vittorio Bugli ha espresso un vivo apprezzamento per esser riusciti a riciclare un bene pubblico: "Cosa che non succede spesso, anzi, e che succede magari nei piccoli centri mentre qua a Pontedera siamo in una città".

Alla presentazione e alla firma erano presenti anche i consiglieri regionali Alessandra Nardini e Antonio Mazzeo, l'ex assessore alla cultura Liviana Canovai ed altri, poi tutti riuniti per l'ormai tradizionale foto dal balcone della villa.