Attualità

Villa Crastan è pronta a rinascere

Grazie a un progetto che ha visto il coinvolgimento della popolazione. La Regione Toscana finanzia il 60 per cento dei costi

Un esempio di gestione collaborativa dei beni comuni urbani. E' il caso di Villa Crastan a Pontedera, l'ex sede della biblioteca cittadina, che attraverso un percorso partecipativo che ha visto il coinvolgimento della popolazione sull'utilizzo dell'immobile sta sviluppando ora un progetto per la futura gestione.

La Regione finanzierà il 60 per cento dei costi, mettendo a disposizione 20mila euro, il resto lo aggiungerà il Comune.

Ieri sera, a Villa Crastan, è intervenuto anche l'assessore alla partecipazione della Regione Toscana Vittorio Bugli. Insieme a lui l'assesore alla cultura del Comune di Pontedera, Liviana Canovai.

"La rivitalizzazione di uno spazio pubblico è sempre qualcosa di importante - ha detto Bugli - Coinvolgere i cittadini costituisce un ulteriore valore aggiunto. L'economia collaborativa e i beni comuni sono temi al centro dell'agenda di questa giunta e la Toscana si è dimostrata un vivaio di esperienze, tanto da averci costruito sopra un libro verde con cui abbiamo voluto investire in collaborazione e sull'intelligenza delle comunità".

Villa Crastan è uno dei luoghi più noti di Pontedera. Negli anni ‘60 il Comune vi stabilì la sede della biblioteca comunale, facendone uno dei luoghi più frequentati della città. Dal 2014, dopo il trasferimento della biblioteca nella nuova e più spaziosa sede nel viale Piaggio, l'edificio è in attesa di una nuova destinazione. 

Per questo nel 2017 l'amministrazione comunale ha avviato un percorso di partecipazione, che a sua volta ha dato vita ad un progetto di incubazione e start up di gestione collaborativa. Tra tutte le idee presentate, ne dovrà ora essere scelta una. Dopodiché ci sarà l'affidamento dello spazio per un anno e mezzo.