Il divieto di uso di alcuni pozzi adiacenti a un'area dov'è stato rinvenuto il Keu nel territorio comunale di Crespina-Lorenzana ha riacceso i riflettori sulla questione ambientale.
E la segreteria provinciale di Rifondazione Comunista ha subito chiamato in causa istituzioni e amministrazioni comunali del territorio.
"Gli sversamenti criminali di Keu contenente cromo esavalente nei campi agricoli della zona del Cuoio hanno provocato un inquinamento pervasivo dei terreni e delle falde acquifere, così come denunciato da tempo dal coordinamento No Valdera Avvelenata - hanno scritto da Rifondazione - ciò che qualunque osservatore, minimamente obiettivo, ha percepito come un rischio concreto e immanente, si manifesta oggi come realtà annunciata".
"Ci uniamo alla denuncia delle malversazioni ignorate dalle varie amministrazioni, nonché alle richieste di bonifica immediata dei terreni - hanno aggiunto - a questo aggiungiamo la denuncia delle responsabilità politiche del PD provinciale e regionale, le cui scelte gestionali hanno esposto i territori alla penetrazione criminale assecondando gli interessi degli imprenditori locali nel comparto della lavorazione delle pelli"
La chiusura dei pozzi, inoltre, è arrivata proprio pochi giorni dopo le elezioni comunali. "Evidentemente - hanno concluso - negli elettori la memoria è molto breve, oppure ha prevalso la logica di difesa degli interessi materiali ed economici sulla tutela della salute e sul contrasto a comportamenti lesivi della comunità".