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"Quelle estati a Fabbrica, in giro in bicicletta"

Dopo il racconto dalla famiglia che lo ospitò in Valdera più di quindici anni fa, ecco l'intervista con Pavel, nel frattempo diventato avvocato

Circa un anno fa, è tornato a “casa” dopo quindici anni. Pavel Grekov, 27 anni, tra il 1995 e il 1999 ha trascorso le estati in Italia, a Fabbrica di Peccioli, sfruttando un progetto di gemellaggio che permetteva ad alcuni giovani bielorussi, che vivevano a poche centinaia di chilometri da Cernobyl, di purificare i polmoni in Toscana.

Qui News Valdera aveva raccontato la storia della sorpresa fatta, all'inizio del 2014, alla famiglia italiana che lo ospitò in quelle estati di più di quindici anni fa.

Adesso abbiamo fatto una breve intervista con Pavel, nella quale racconta la propria vita di oggi in Bielorussia, la guerra nella vicina Ucraina e come ancora adesso ripensi a quel periodo in Valdera con gioia.

Dove vivi adesso?

“Vivo nel posto dove sono nato, a Gomel (seconda città più grande della Bielorussia, circa 500mila abitanti, ndr) vicino al confine ucraino, a 350 chilometri da Cernobyl”

Cosa fai oggi nella vita?

“Ho studiato e sono diventato avvocato, adesso ho una piccola compagnia di trasporto merci e logistica”

Cosa ricordi delle tue estati italiane, fabbrichesi?

“Ricordo i viaggi di un giorno con tutta la famiglia che mi ospitava, per andare al mare. Ma anche l'amicizia con Brando, Dimitri, Paolo e i lunghi giri in bicicletta che facevo per tutto il paese, tutti i giorni”

Gomel, la tua città, è stata pesantemente contaminata dai fatti del 1985. Com'è la situazione nell'area di Cernobyl adesso?

“E' passato tanto tempo, adesso è tutto tranquillo”

A pochi chilometri da voi adesso c'è una guerra, in Ucraina. Qual è la situazione in Bielorussia? E che ne pensi di quello che sta succedendo in Ucraina?

“In Bielorussia la situazione è tranquilla, nonostante la crisi si senta, ma ci siamo abituati. Quello che sta succedendo in Ucraina è colpa degli ucraini stessi che non hanno accettato il governo precedente. La Russia, per quanto ne so, non è coinvolta e non avrebbe ragione di esserlo”

Ad Alberto, Sandra, Brando e Verdiana, ovvero alla famiglia che ti ospitò a Fabbrica hai promesso nella visita di un anno fa che saresti tornato, quando lo farai?

“Appena mi sposerò verrò in Italia, in Toscana per passare qualche tempo in quei luoghi, insieme alla donna della mia vita”