Cronaca

Renzi forma il governo, Rossi rimpasta la giunta

Con Renzi premier cambiano gli assetti politici della Toscana: fuori i pisani lettiani, dentro i lucchesi (renziani)

Enrico Rossi, il presidente della Regione

Il presidente della Regione, il pontederese Enrico Rossi rimpasta la giunta toscana. La cosa era nell'aria ma Rossi, per ratificare gli atti, ha atteso che Renzi salisse al Colle per ricevere il mandato di formare un nuovo governo dal presidente della Repubblica. Salvatore Allocca, Cristina Scaletti e Stella Targetti escono dall'esecutivo regionale. Il posto di Targetti lo prende Stefania Saccardi, il vicesindaco di Renzi a Palazzo Vecchio fino ad oggi e in giunta regionale entra anche il nipote di Bobbio, Emanuele Bobbio (istruzione e formazione) fino ad ora alla politica un illustre sconosciuto di 34 anni, se non fosse per il nome, che fa il ricercatore nel centro ricerche di Bankitalia, probabilmente un'eccellenza.

Un tentativo di Rossi di riallineare la sua giunta su una traiettoria più renziana? Sicuramente Saccardi che da numero due di Renzi al comune di Firenze diventa numero due di Rossi nella giunta regionale qualche cosa significa. Non solo nell'accordo tra il pontederese Enrico Rossi e il fiorentino Matteo Renzi, sarebbero in ballo anche altri nomi messi lì per occupare le posizioni con dei toscani e a garanzia di un equilibrio tra il premier in pectore e il governatore. Nelle ultime ore si fanno sempre più insistenti le voci che vedrebbero Luigi Marroni, attuale assessore alla sanità toscana, pronto per fare le valige per Roma ed entrare nell'esecutivo di Renzi, forse continuando ad occuparsi di sanità come sottosegretario e la lucchese Stefania Giannini senatrice eletta con Monti, che sarebbe pronta ad andare a ricoprire il ministero che fino a venerdì era di Maria Chiara Carrozza. Insomma un accordo non scritto tra Rossi e Renzi che come primo effetto sembra avere quello di mettere fuori gioco i Lettiani e più in generale i pisani, rafforzando a livello regionale e anche nazionale un asse con i lucchesi.

Questioni di campanile a parte è chiaro che un fiorentino che succede ad un pisano alla guida del governo non poteva lasciare inalterata la geografia politica della Toscana.

In questa scia si inserirebbe anche la scelta dell'assessore che ancora manca a Rossi. Sono vari i nomi che stanno circolando, ma tutti alieni ai lettiani e a Pisa. Nella ultime ore uno abbastanza accreditato sarebbe quello di Giorgio del Ghigaro, l'attuale sindaco uscente del Comune di Capannori, un altro lucchese che da tempo cerca una collocazione per la fine del sua secondo mandato e che ha fatto di Capannori il Comune della raccolta differenziata per eccellenza, operazione che gli ha portato visibilità e che potrebbe valere una nomina ad assessore regionale magari proprio la posto di Marroni. Insomma ancora una volta finita l'era Letta si va a cercare di la dal Monte Serra, dove si sa che i renziani sono forti.