Politica

Rifiuti. Rossi sceglie la raccolta differenziata

Per il futuro si guarda al riciclaggio, ma nel frattempo termovalorizzatori e discariche

Capannori - Il presidente Rossi invece a Capannori ha illustrato il percorso che porterà alla formazione della nuova legge regionale sui rifiuti attraverso una serie di consultazioni con i comuni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata tra questi c'è anche Calcinaia. La strada è quella tracciata dall'Unione Europea, potenziare la raccolta differenziata e chiudere il ciclo del riciclo per abbattere i conferimenti in discarica. “Il percorso per la riduzione della produzione dei rifiuti in Toscana riparte da Capannori e dagli altri 21 Comuni virtuosi che hanno raggiunto l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, ma questo non basta bisogna chiudere la filiera del riciclaggio e del riutilizzo delle materie prime seconde, i rifiuti”. Questa la posizione espressa del presidente della Regione Enrico Rossi, alla fine della mattinata capannorese, all’auditorium del distretto sanitario in Piazza Aldo Moro, dopo gli interventi dell’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini, di Rossano Ercolini il coordinatore dell’osservatorio sui Rifiuti Zero e del vicesindaco di Napoli, Sodano. “L’obietto - ha detto Rossi con il piglio di chi è abituato a parlare di massimi sistemi - è quello di arrivare a elaborare una legge regionale che possa modificare le politiche dei rifiuti, in un’ottica di crescita economica occupazionale e scientifica attraverso nuove tecnologie. Il percorso parte oggi da Capannori e si chiuderà nuovamente a Capannori dopo aver ascoltato tutti comuni virtuosi. L’obiettivo è adeguare la Toscana alle politiche europee ma per fare questo bisogna modificare le ideologie”. Le idee che Rossi ha lanciato da Capannori sono molte e di non facile attuazione. La prima la filiera corta dei rifiuti per riequilibrare la carenza di materie prime e invertire le logiche economiche per rispondere alla crisi, tutto per chiudere in modo virtuoso in Toscana il ciclo dei rifiuti entro il 2020. Ma è indispensabile cominciare a lavorare prima che i Macro Ato stilino il piano dei rifiuti e l’obiettivo è quello di portare una prima bozza di legge in consiglio regionale entro luglio, dopo aver terminato le consultazioni con i virtuosi. Sulla questione termovalorizzatori Rossi non si sottrae alla domanda dei giornalisti, che gli chiedono come conciliare la mozione proposta dalla sua giunta in consiglio regionale pochi giorni fa, con cui si impegna la regione a fare una legge entro luglio in cui si parla anche di stoccaggio dei rifiuti, di discariche e di impianti di termovalorizzazione. “I termovalorizzatori sono stati previsti da chi mi ha preceduto – ha risposto Rossi - e i quindi sono sempre quelli, io non ho speso un solo euro per questi impianti, certo è che nel frattempo, nei prossimi anni, prima che il nuovo sistema vada a regime, lo smaltimento dei rifiuti deve essere governato per evitare situazioni di emergenza e soprattutto per impedire che la Toscana finisca come Napoli, quindi nel frattempo meglio i termovalorizzatori e gli impianti di stoccaggio in Toscana, piuttosto che mandare i rifiuti in Lombardia.