Politica

Rifiuti: Rossi guarda a Capannori, il Consiglio al modello Belvedere

Mentre Salvadori parla di termovalorizzatori e discariche, il presidente punta sui rifiuti zero di "Paul Connet"

Firenze - Due filosofie del rifiuto antitetiche, che nella giunta regionale sembra abbiano trovato il modo di coesistere, almeno per ora. Mentre l'assessore Gianni Salvadori in consiglio regionale, propone e fa votare una mozione dove si parla di termovalorizzazione e discariche, come strutture strategiche per il futuro guardando al modello della discarica della Belvedere, il presidente della giunta Enrico Rossi, insieme al sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro è poco lontano a parlare davanti ai giornalisti di raccolta differenziata spinta e rifiuti zero, in vista del convegno di sabato prossimo che si terrà proprio a Capannori nel Comune virtuoso, dove si ricicla tutto, non si incenerisce niente e non si fanno discariche, per quelle eventualmente si manda tutto l' rsu alla Belvedere a Legoli, facendo finta che l'immondizia indifferenziata non esista. Strana giornata per la giunta regionale. “La Toscana si pone l’obiettivo di raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro il 2020 e di recuperare maggiori quantità di materiali, diminuendo anche la produzione di rifiuti”, ha detto il presidente Enrico Rossi durante una conferenza stampa per presentare il convegno Capannori in Toscana. La gestione dei rifiuti. Non solo Rossi ha aggiunto: “Entro l’estate presenteremo con l’assessore all’ambiente Bramerini il Piano regionale dei rifiuti e bonifiche. In vista di quell’appuntamento inizieremo sabato un tour tra i Comuni toscani più virtuosi per capire come hanno fatto ha superare il 65% di raccolta differenziata. Il più popoloso è Capannori e sabato saremo li in Toscana si è passati dai 663 kg pro capite del 2009, ai 630 del 2011 e occorre proseguire su questa strada”. Insomma sabato Rossi andrà a Capannori a imparare come si diventa virtuosi in materia di rifiuti, prendendo lezioni proprio dal Comune che ha sposto la causa di Paul Connet, quella dei rifiuti zero e niente incenerimento, ne tanto meno discariche. Una posizione che in qualche modo evidenzia un conflitto tutto interno alla giunta. Da un lato Salvadori che promette nel piano dei rifiuti di Ato Costa vi sarà spazio per i termovalorizzatori e la discarica di Legoli sarà strategica, dall'altro il presidente Rossi che invece sostiene la causa del riciclo totale dell'immondizia. Insomma due posizioni apparentemente non in conflitto, ma che presto potrebbero diventarlo, proprio perché da un lato c'è la strategia realista della Belvedere, dove si prevede una riduzione dei rifiuti, consapevoli che non si potrà mai riciclare tutto e dall'altra l'utopia di Capannori, dovesi pensa di arrivare all'obiettivo dei rifiuti zero, magari entro il 2020.