Politica

Rilancio e riqualificazione per il futuro della Piaggio

Il Movimento5Stelle di Pontedera critica Colaninno e sindacati: “Serve un nuovo piano industriale che salvi professionalità e reinventi il marchio”

“La Piaggio ha bisogno di un piano di rilancio, che non passi necessariamente da Colaninno, ma agisca su due fronti: il qui e ora e una riqualificazione di lungo periodo”. Così il Movimento5Stelle di Pontedera critica la politica industriale attuata dal presidente sullo stabilimento cittadino.

Secondo i grillini infatti, Colaninno ha già ricevuto abbastanza aiuti pubblici pur non difendendo il “made in Italy” del marchio: “Se vuole andarsene da qui che si accomodi pure – scrivono i 5Stelle sul loro blog – ma prima restituisca il malloppo. I lavoratori Piaggio e i cittadini di Pontedera non sono più disponibili a fargli regali, che lui con i soliti ricatti occupazionali e con i vari accordi fatti con la “triplice” sindacale ha estorto”. I grillini difatti, non si dicono contenti nemmeno dell’operato dei sindacati che, ad eccezione di Fiom, hanno solo favorito l’azienda a fare profitti fuori dall’Italia.

Uno svuotamento di impiego e professionalità che, secondo il Movimento5Stelle, riguarda tutta Pontedera, quel poco di indotto che è rimasto, il centro ricambi, i negozianti e anche la grande distribuzione. “Perciò – dicono – è necessario un piano di rilancio attraverso la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali, l’inserimento di un tetto massimo del 10% alle importazioni dei pezzi dall’estero, un più severo controllo qualità, l’assunzione a tempo pieno delle 500 persone che da circa dieci anni lavorano alla Piaggio”.

Queste le proposte che per i grillini devono essere attuate adesso per risollevare lo stabilimento di Pontedera e tutto il suo indotto, ma occorre anche un rilancio della politica industriale di lungo periodo che i lavoratori stessi devono prendere in mano. “Vogliamo un incontro – scrivono infine sul blog – dove cominciare a discutere della Piaggio, di un progetto che comprenda anche soluzioni finora mai considerate e che possa diversificare la produzione e riqualificare le maestranze”.