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Antonio Chelli nuovo presidente di Fimiv

Al congresso della Federazione delle società di mutuo soccorso, Chelli è stato scelto per la presidenza: "Abbiamo una lunga storia che mira al futuro"

Antonio Chelli

La Federazione italiana della Mutualità intergrativa volontaria, durante il proprio congresso partecipato dai delegati delle società di mutuo soccorso aderenti, ha scelto il pontederese Antonio Chelli, già membro della presidenza di Legacoop Toscana e responsabile dell'area vasta costiera, come nuove presidente.

"La pandemia ha evidenziato con particolare forza quanto sia necessario ripensare e integrare le opportunità offerte dal Servizio sanitario nazionale per potenziarne efficacia e capillarità - ha detto nel suo primo discorso da presidente - ma, anche, quanto sia fondamentale riuscire a fornire servizi di prossimità anche alle comunità più piccole e isolate".

Nel congresso, le società di mutuo soccorso hanno potuto salutare il presidente uscente, Placido Putzolu, e affrontare le principali tematiche che oggi riguardano queste realtà. Dall'evoluzione normativa e ridefinizione giuridica del ruolo e delle finalità delle società stesse, passando per la relazione con i fondi sanitari e il Servizio sanitario nazionale, ma anche le nuove opportunità di co-programmazione e co-progettazione collegate all'avvio del Registro unico del Terzo settore.

In un sistema eterogeneo e articolato su più livelli, le società di mutuo soccorso continuano a mettere a disposizione la propria competenza di enti del Terzo settore non profit. Fermo restando, come sottolineato durante il congresso, che queste società, attraverso l’erogazione di prestazioni sanitarie riservate a soci e assistiti, intendono svolgere un’azione integrativa e complementare, non sostitutiva, della sanità pubblica.

"Le società di mutuo soccorso possono produrre azioni di filiera che spaziano dall’educazione alla prevenzione, dalla cura della malattia fino alla non autosufficienza - ha concluso Chelli - passando per la protezione dell’autosufficienza residua, il sostegno nei casi di disagio economico e la cultura dei valori mutualistici. Abbiamo una lunga storia, oggi più che mai proiettata verso il futuro".