Lavoro

Il caso Iscot finisce in senato

Interrogazione dei Cinque stelle al ministro del lavoro Poletti. Paglini: "Per conservare il posto turni massacranti e provocazioni"

Una cena di solidarietà per i lavoratori Iscot

"Il ricatto che stanno facendo ai lavoratori della società Iscot Srl di Pontedera è vergognoso e rappresenta un modello di precarizzazione del lavoro e sfruttamento ormai diffuso su tutto il territorio nazionale. Lavoratori interinali vessati, che devono essere immediatamente tutelati. Per questo motivo abbiamo presentato un'interrogazione al ministro del lavoro Poletti per capire se è a conoscenza della problematica, nonché per conoscere le iniziative che intende assumere per risolverla" lo ha affermato la capogruppo della commissione lavoro del Senato del Movimento cinque stelle Sara Paglini. Alla Iscot sono 61 i lavoratori a rischio licenziamento. L'azienda dell'indotto Piaggio si occupa di saldature e assemblaggio.

"I lavoratori della Iscot - ha tuonato Paglini - pur di conservare il proprio posto di lavoro, hanno lavorato facendo turni massacranti, sopportando provocazioni continue assimilabili al mobbing e in condizioni di lavoro prive delle necessarie condizioni di prevenzione e sicurezza. Sono mancati i controlli degli enti preposti e l'appoggio dei principali sindacati. La situazione dopo mesi di vessazioni non era più tollerabile ed i lavoratori non hanno avuto altra scelta che organizzarsi per difendere i propri diritti presidiando i cancelli della Sole SpA. Una difesa più che legittima ma che non sarebbe piaciuta soprattutto alla società committente dell'appalto, ovvero la Sole Spa, che starebbe facendo pressione per disfarsi di quei lavoratori più attivi nella difesa dei propri diritti. Ricordiamo che la Sole SpA vede a capo lo stesso vice presidente di Confindustria il dottor Maurizio Stirpe".

Paglini ha concluso: "Il Movimento 5 stelle denuncia anche nell'aula del senato questo gravissimo caso di sfruttamento e si fa carico della situazione, richiedendo un intervento direttamente al ministro Poletti, il quale e' invitato a rispondere il prima possibile all'atto di sindacato ispettivo presentato".