Lavoro

Rsu Fiom: "Bisogna respingere la richiesta della Piaggio"

L'azienda propone di chiudere i contratti di solidarietà e attivare i part time stagionali, ma l'rsu rivendica assunzioni e rinnovo dell'integrativo

Il 17 aprile all'Unione industriale di Pisa si e' svolto, su richiesta della Piaggio, un incontro tra azienda e rappresentanza sindacale. L'azienda ha comunicato un incremento delle vendite e per farvi fronte ha chiesto al sindacato di poter fare circa 100 assunzioni a termine e di poter usufruire di sabati lavorativi fino a luglio su alcune linee delle due ruote e della linea motori, interrompendo il contratto di solidarietà per i lavoratori della due ruote e meccaniche, mentre i lavoratori del settore tre ruote lavorerebbe invece senza ricorrere al contratto di solidarietà per i prossimi mesi. Un proposta che l'rsu Fiom vuole respingere totalmente nell'incontro in programma per domani e proprio dalla rappresentanza di base i lavoratori dicono: “Accettare le richieste aziendali significherebbe per il sindacato rendersi complici di azioni non soltanto penalizzanti per i lavoratori, ma addirittura al limite della truffa nei confronti dell’Inps e quindi di tutti i lavoratori che pagano i contributi. Questa impostazione va totalmente respinta e bisogna iniziare ad essere chiari nei confronti dell’azienda nel rivendicare gli interessi reali dei lavoratori e i loro obiettivi”. Poi i lavoratori dettano le loro condizioni e dicono: A fronte delle richieste della Piaggio, in una situazione di incremento produttivo che crea condizioni più favorevoli per i lavoratori, e' necessario che interrompere subito in contratti di solidarietà, concordare un passaggio certo dai contratti par time a full time, rivendicare il pagamento del premio di produzione per gli anni 2012 e 2013 non ancora riconosciuto e avviare la trattativa per il rinnovo del contratto integrativo”.

Va chiarito – continuano i sindacalisti dell'rsu Fiom - che la Piaggio ha necessità della firma sindacale, a norma di legge, per attuare il suo programma per il fatto che in azienda è stato applicato il contatto di solidarietà”.

“Come era facilmente prevedibile, - dicono i lavoratori dell'rsu - noi già lo avevamo denunciato durante la discussione del regime di solidarietà nel dicembre scorso, adesso la Piaggio ha bisogno di produrre, ma è anche chiaro che l’azienda di fronte a certi attori sindacali è convinta di poter fare tutto quello che vuole e di farsi seguire in un percorso che sta portando da anni e porta ancora ai lavoratori soltanto maggiore precarietà e minore salario”. Insomma un soluzione che non piace all'rsu Fiom.

Quest'azienda – concludono i lavoratori - ci prospetta solamente una situazione di ricatto continuo, in inverno con la cassa integrazione e in estate con la miseria di qualche assunzione a termine cercando continuamente la collaborazione del sindacato per prendere a piene mani denaro dalle casse dell'Inps e aggirare anche quei pochi vincoli che fissa la legge”.