Cronaca

Rubava dai pacchi postali, nei guai impiegato

L'uomo è stato scoperto grazie a una denuncia di un ragazzo della Valdera. In casa, la polizia ha sequestrato un coltello con incisa una svastica

Apriva i pacchi che transitavano dall'ufficio e ne rubava il contenuto. Per questo è finito in grossi guai, con le accuse di peculato continuato e porto abusivo di arma da taglio, un impiegato delle Poste di 44 anni residente in provincia di Pisa.

I fatti sono stati scoperti dagli agenti della polizia giudiziaria del commissariato di Pontedera, grazie a una denuncia fatta a gennaio scorso da un ragazzo residente in Valdera che dichiarava di aver spedito un telefono cellulare a una persona in Sicilia utilizzando il servizio postale dopo averlo messo in vendita su un noto portale on line per 150. Il telefono, però, non sarebbe mai arrivato alla sua destinazione. All’acquirente siciliano, dopo alcuni giorni, sarebbe arrivato un pacco postale contenente solo del polistirolo.

Dalle indagini della polizia è poi risultato che il cellulare in questione era nella disponibilità di un dipendente delle Poste Italiane. Perciò gli agenti hanno richiesto un decreto di perquisizione personale e locale, effettuato a febbraio scorso, e dal quale hanno sequestrato sia il telefono in questione, un altro cellulare rubato con lo stesso metodo a un uomo residente in Liguria e un pugnale con una svastica incisa sul manico.

L’impiegato delle poste è stato pertanto indagato alla Procura della Repubblica di Pisa per il reato di peculato continuato e per porto abusivo di arma da taglio.

Le Poste Italiane, all’esito del giudizio penale, valuteranno le conseguenze disciplinari della condotta del proprio dipendente.