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Sanità in Valdera, un modello da esportare

In Toscana si guarda con interesse al sistema socio-sanitario della Sds. Il sindaco Millozzi (vicepresidente Anci) ne evidenzia gli aspetti salienti

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È una delle prime uscite da vicepresidente regional di Federsanità toscana, dopo la sua nomina in seno all’Anci regionale ai primi di settembre.

Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi è intervenuto al convegno di Lucca nell’ambito dell’iniziativa “Dire e Fare” portando nell’occasione il proprio prezioso contributo in fatto sanità. Soprattutto perché, da più parti, si guarda con grande interesse all’Unione Valdera e al suo sistema sanitario integrato, tra i più efficienti a livello regionale.

In Valdera, grazie alla perfetta sinergia tra sociale e sanità, lo schema-tipo sta dando ottimi risultati.

Ora la Toscana è alle prese con un nuovo assetto organizzativo, che prenderà il via dal 2015.

Scadenze, procedure e cambiamenti sono in dirittura d’arrivo. E sono cambiamenti importanti.

Le ultime modifiche alle due leggi regionali che regolamentano la materia - la numero 40 e la numero 41 del 2005 – hanno innovato in maniera profonda il sistema sociosanitario integrato, nei 34 ambiti territoriali toscani, 9 dei quali privi della Società della Salute.

Le scadenze sono ravvicinate ed entro il 31 dicembre le Società della Salute dovranno fare le proprie scelte circa il modello da adottare.

“Diciamo pure che qui, a Pontedera e in Valdera, siamo avvantaggiati – sottolinea Simone Millozzi –. Perché siamo riusciti a dare una forma integrata all’intera delicata materia. Qui, sanità e sociale vanno di pari passo, in un percorso virtuoso e positivo. Certo: c’è ancora da lavorare, per migliorare lo stato delle cose, ma siamo sulla strada giusta, questo non c’è dubbio. La nostra Società della Salute finora si è rivelata una carta vincente, da esportare altrove”.

E pensare che fino a due anni fa, le Sds sembravano superate. Invece, con la modifica delle leggi regionali si è tornati a ribadire ruoli e funzioni di questi importanti strumenti sociosanitari sul territorio.

Dopo la manifestazione di intenti, che deve avvenire entro la fine dell’anno, ci sarà comunque tempo fino al 31 marzo 2015 per garantire tutti i requisiti e adottare il modello gestionale. Una scadenza, che riguarderà anche la nostra zona. Perché le Società della Salute già costituite possono infatti continuare ad esercitare le funzioni se, entro il 31 dicembre 2014, il loro assetto organizzativo sarà a gestione unitaria.