Lavoro

Ristori, l'obiettivo è ridurre i costi sociali

Altro incontro in Regione fra l'azienda e le istituzioni per scongiurare i licenziamenti. Martedì vertice all'Unione Industriale Pisana

Il presidio davanti ai cancelli della Ristori (foto di Matia Luciani)

Garantire produzione e posti di lavoro, attenuando i costi sociali della riorganizzazione aziendale e magari ricorrere ancora agli ammortizzatori sociali. Questo, in estrema sintesi, è quel che è stato detto nell'ennesimo incontro in Regione che si è tenuto oggi fra  le istituzioni e la proprietà delle Officine Ristori.

Dopo la momentanea sospensione dei licenziamenti in vista dell'incontro coi sindacati fissato per martedì 5 all'Unione industriale pisana e lo sciopero dell'indotto Piaggio che stamani è partito proprio dalla fabbrica di Montecalvoli, la Regione auspica adesso una soluzione che all'interno del piano concordatario metta tutti d'accordo e salvi i 63 lavoratori a rischio.

Al vertice di oggi a Firenze erano presenti il consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini, i sindaci di Pontedera Simone Millozzi, Santa Maria a Monte Ilaria Parrella, Bientina e presidente dell'Unione dei Comuni della Valdera Corrado Guidi, i rappresentanti della Ristori, di Confindustria e il commissario giudiziale.

Simoncini ha ribadito l'importanza di un confronto diretto fra azienda e sindacati, indispensabile per ridurre i costi sociali, facendo, se necessario, ricorso agli ammortizzatori. Il tavolo ha poi preso atto del fatto che, accogliendo la richiesta delle
istituzioni, Confindustria ha fissato domani un primo incontro.

La Regione si è detta disponibile a riconvocare il tavolo sia nel caso in cui sorgessero problemi nel corso del confronto diretto, sia per svolgere funzioni di garante dell'accordo raggiunto, offrendo anche un supporto nell'accompagnare eventuali richieste di ammortizzatori sociali presso il Ministero.