Pontedera Sapori d'Autunno Sanremo 2016

Sapori d'autunno, da Sanremo al futuro

Bilancio positivo per Pirri: "In sei mesi da sconosciuti al Festival. Bene i rapporti creati con Firenze. Potremmo diventare una piccola Vinitaly"

Nicoletta Mantovani e Angela Pirri

Un'esperienza da ripetere e far crescere ancora. Si è conclusa positivamente, stando alle parole dei diretti interessati, la presenza di Sapori d'autunno al Festival di Sanremo 2016.

Moltissimi vip hanno assaggiato i prodotti che la delegazione composta da diciotto aziende ha inviato all'hotel Royal: “Non solo i vip hanno gustato il cibo, il vino e l'olio che sono arrivati dalle nostre zone – ha precisato il vicesindaco e assessore alle attività produttive Angela Pirri – abbiamo fatto arrivare i prodotti anche ad alcuni chef in modo che questo esperimento possa fruttare anche in quella direzione”. Pirri è stata la creatrice di Sapori d'autunno: “In sei mesi siamo passati dal quartiere stazione di Pontedera (dove ebbe luogo la prima esposizione, ndr) alla vetrina di Sanremo. Abbiamo fatto un buon lavoro insieme a Marco Vanni e all'enogastronomo Enrico Bimbi che ha curato la scelta delle aziende”.

I cinque giorni liguri sono stati, secondo il vicesindaco, produttivi anche in altri campi: “Come quello istituzionale, abbiamo stretto rapporti col Comune di Sanremo che ricambierà la visita durante i festeggiamenti per la Vespa e con quello di Firenze, con l'incontro con Nicoletta Mantovani”. La compagna del compianto Pavarotti, ora assessore alle relazioni internazionali del Comune di Firenze “ha espresso la volontà di coinvolgere anche la città del giglio in queste iniziative”.

Una cosa che poteva essere migliorata secondo Pirri riguarda la presenza fisica dei titolari delle diciotto aziende: “Ma non è facile trovare una stanza a Sanremo durante il Festival. Costano molto”.

Sul futuro Pirri non ha chiuso le porte ad altre realtà: “Non vogliamo che resti una cosa riservata a sole diciotto aziende. Vogliamo ampliare l'offerta, nel nostro piccolo potrebbe diventare una sorta di Vinitaly”.