Lavoro

"Se cambiale vuol dire tutela, continueremo"

Il sindacato Uilm risponde a Fiom con una battuta dopo l'accordo con Piaggio firmato solo da alcune rappresentanze: "Era indispensabile"

L'entrata della Piaggio

Se le cambiali in bianco sono dare tutele ai lavoratori, noi andiamo avanti con le cambiali”. La Uilm risponde con una battuta alla Fiom per quanto riguarda gli accordi firmati la scorsa settimana a Pisa tra Piaggio, Uilm, Fim e Ugl. La Fiom è stata l'unica rappresentante a non firmare. Il sindacato nei giorni successivi aveva definito una “cambiale in bianco” l'accordo sottoscritto dagli altri tre organi di rappresentanza.

“A differenza di quanto sostiene la Fiom – spiegano da Uilm – noi, grazie all'accordo firmato giovedì 15 ottobre all'Unione degli industriali di Pisa con Piaggio,‎ abbiamo assicurato una fondamentale tutela per tutti i dipendenti dello stabilimento di Pontedera, resa assolutamente necessaria dalla recente riforma degli ammortizzatori sociali. Il Job Acts riduce difatti il periodo massimo di utilizzo degli ammortizzatori sociali a massimo 24 mesi di cassa integrazione nel quinquennio, mentre consente con i contratti di solidarietà di arrivare a 36 mesi. Aver usato il contratto di solidarietà, quindi, è stata un'accortezza indispensabile a ‎non bruciare la possibilità anche in futuro di ricorrere ad ammortizzatori sociali, indispensabili nei periodi difficili ad evitare i licenziamenti”.

Uilm soddisfatta anche della mobilità volontaria e dei possibili passaggi dei part time verticali a dodici mesi: “Inoltre abbiamo pattuito l'apertura di una procedura di mobilità volontaria, poiché ci sono numerose richieste di lavoratori che hanno manifestato specifica volontà di utilizzare percorsi di mobilità incentivata. Ciò da una parte permetterà di diminuire la necessità per gli altri di stare in solidarietà e, dall'altra, potrà creare occasioni in favore dei lavoratori part time di essere assunti a tempo pieno.‎ Difatti il 15 per cento delle uscite in mobilità volontaria si tradurranno in altrettante occasioni di trasformazione del contratto da tempo parziale in tempo pieno”.

C'è uguaglianza di visione per quanto riguarda gli investimenti: “Anche noi, come la Fiom, pensiamo che gli investimenti di Piaggio non siano ancora sufficienti per rilanciare lo stabilimento di Pontedera, però allo stesso tempo siamo consapevoli che il percorso da intraprendere per cercare di fare investire la famiglia Colaninno a Pontedera sia un altro tavolo che è diverso da quello per la scelta dell'ammortizzatore sociale. Anche per questo, da molto tempo, stiamo chiedendo a Fim e Fiom di aprire una discussione unitaria che coinvolga anche le Istituzioni”.

La richiesta della Uilm è quella di fare squadra: “Dobbiamo ricordare che ci sono‎ numerose realtà dell'indotto in grave difficoltà per cui vogliamo mettere in campo iniziative unitarie rivolte al coinvolgimento della Regione e, se necessario, del Governo. Per riuscire a fare questo c'è bisogno di unità di intenti di tutti, mettendo da parte protagonismi e sterili polemiche, con un unico scopo fondamentale: riportare lavoro in Valdera”.