Senza stipendio, senza premio e senza prospettive

I 154 dipendenti della ditta Ristori si rivolgono alle istituzioni. Dopo l'incontro con i sindaci della Valdera oggi Fim, Fiom e Uilm vanno in Regione

Martedì hanno incontrato i sindaci dell'Unione Valdera, nella notte hanno presidiato gli ingressi della ditta, stamani hanno allestito un picchetto al mercato settimanale e oggi incontreranno i consiglieri regionali. Sono i 154 lavoratori della Ristori che, insieme ai sindacalisti di Fim, Fiom e Uilm, stanno lottando per conservare il posto di lavoro dopo che negli ultimi mesi la situazione ha avuto un crollo verticale. I dipendenti sono rimasti lo scorso mese senza stipendio, senza premio ferie e senza una chiara prospettiva per il 2015, con lo spettro della cassa integrazione o, addirittura, di qualche licenziamento.

“Nei giorni scorsi – racconta Samuele Nacci di Uilm - Ristori ha firmato un accordo di tre anni con Piaggio ma non vogliono comunicare i termini dell'accordo e prendono tempo, questo è inaccettabile”.

I sindacalisti puntano il dito contro Ristori ma anche contro Piaggio, rea di una linea d'azione sempre più distante dal territorio della Valdera e dal suo indotto, i lavoratori sono compatti nella protesta, tanto che hanno organizzato anche un blocco di fronte ai cancelli della Ristori per impedire che entrassero camion con nuovi materiali di produzione: “Continueremo nelle proteste – dice - nelle manifestazioni, negli scioperi e negli incontri fino a che non avremo risposte chiare sul futuro di queste persone, tutte con contratto a tempo indeterminato. Martedì abbiamo parlato con diversi sindaci della Valdera, oggi andiamo in Regione per incontrare i consiglieri”.

Gli incontri con le istituzioni sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi: “Stiamo incontrando tutte le rappresentanze, vogliamo capire i termini dell'accordo triennale tra Piaggio e Ristori, quando verranno saldati il salario di settembre e il premio produzione e perché – conclude - non possiamo discutere adesso di un nuovo contratto di solidarietà”.