Cronaca

Si riapre il caso del 14enne morto con lo scooter

Il tragico incidente risale a quasi due anni fa, lungo via dei Macchiaioli a Castiglioncello. Nuova udienza preliminare a settembre

Immagine di repertorio

Sarebbe stato chiuso in fretta e furia e senza ravvisare alcuna responsabilità nei confronti della conducente dell'auto il caso del 14enne di Ponsacco Cesare Meini, morto in un tremendo schianto nell'agosto 2013 a Castiglioncello mentre guidava il suo scooter.

L'avvocato e la famiglia del giovane, anche se a distanza di diversi mesi per l’indagine preliminare relativa all’omicidio colposo e dopo che la Procura aveva chiesto per la seconda volta l’archiviazione, sono riusciti a far arrivare un’ordinanza che riapre il caso e cercherà di dare una ricostruzione più precisa. Il Gip del tribunale di Livorno Antonio Pirato, valutato l’esito delle perizie e degli accertamenti presentati dall’avvocato della famiglia Meini, ha accolto in pieno una ricostruzione dello scontro ben diversa da quella che è stata chiusa in maniera frettolosa dalla polizia municipale di Castiglioncello e che è stata avallata dalla Procura. Con un provvedimento del 28 aprile che è stato notificato da pochi giorni alla famiglia, ha disposto che la Procura chieda invece per l’indagata il rinvio a giudizio

La conducente dell'auto, una donna di 54 anni residente nel comune di Capraia e Limite, sarebbe quindi accusata di omicidio colposo perché mentre percorreva  via dei Macchiaioli alla guida della sua Citroen, per imprudenza o negligenza, ha urtato lo scooter del giovane che è caduto a terra ed in seguito è morto per le lesioni riportate. Alla donna viene contestata una presunta guida contromano.

La nuova udienza preliminare per decidere nel merito del rinvio a giudizio è stata fissata all’11 settembre a Livorno.