Sono trascorsi esattamente 80 anni dall'eccidio di Sant'Anna di Stazzema, ovvero quando il 12 Agosto 1944 reparti delle SS tedesche, coadiuvati dai fascisti italiani, compirono una delle stragi più terribili avvenute in Italia: a morire furono 560 persone, tra le quali 130 bambini.
Una barbarie incancellabile il cui ricordo, oggi, ha richiamato nella frazione di Stazzema le amministrazioni e le associazioni come Anpi per commemorare le vittime innocenti. Anche il Comune di Pontedera, con l'assessore alla Cultura Francesco Mori e il presidente del Consiglio comunale con delega alla Memoria, Marco Salvadori, ha preso parte alla cerimonia.
La commemorazione si è svolta prima alla Chiesa e poi al Monumento Ossario, con l'adesione di migliaia di persone: rappresentanti istituzionali e membri di associazioni, appunto, ma anche tantissimi cittadini, italiani e stranieri. "La memoria come scelta e l'impegno verso le giovani generazioni - ha sottolineato l'assessore Mori - creando sempre più legami, in un vero spirito di solidarietà europeo".
"Il messaggio di speranza affidato a questa giornata - ha aggiunto Salvadori - è un esercizio del ricordo che serva a seminare la pace".
"Non vedo la presidente del Consiglio, non vedo ministri né sottosegretari - ha commentato invece il presidente della Toscana, Eugenio Giani - sinceramente è una cosa grave e mi sarei aspettato ben altro per ricordare gli 80 anni di San’Anna. Mi auguro che via sia comunque consapevolezza che la nostra Repubblica nasce da qui, da Sant’Anna, dalla Resistenza e dall’opposizione al fascismo, così come da qui nasce la nostra Regione che del Comitato di liberazione toscano ha voluto riprendere il simbolo: il Pegaso".