Cronaca

"Strada riaperta a Pasqua". Una bugia, secondo i cittadini

Gli uomini e i mezzi al lavoro sul cantiere sono pochi per finire il lavoro in tempi brevi



SANTA MARIA A MONTE - Quando i cittadini sono arrivati davanti al cantiere per rimuovere la frana, la delusione è stata tantissima. Al lavoro infatti c'era una sola ruspa, il ragno e qualche operaio. “Questa strada non potrà mai essere riaperta per Pasqua”, è stato il commento di molti manifestanti. Alcuni hanno sfogato tutta la loro rabbia urlando contro gli operai e i volontari della protezione civile, altri sono rimasti delusi, ma nessuno ora crede più alla possibilità che la via Francesca tra sette giorni sia nuovamente aperta a senso unico alternato. “Noi stiamo pagando i disastri causati dall'incuria – dice Luigi Molise (prima foto), un residente -. La Provincia deve pagare tutto questo, non possiamo essere sempre noi a rimetterci. Lo sanno bene tutti, compresi gli amministratori che la strada non sarà riaperta entro domenica prossima. E noi siamo costretti ad aspettare”. C'è anche chi invece deve percorrere molti chilometri in più ogni giorno per curarsi come Teresa Caruso (seconda foto), che vive a Santa Maria a Monte. “Noi non possiamo continuare così, per noi sono ben 20 chilometri in più ogni giorno per andare a Pontedera o in qualunque altro posto. È una vera tragedia. E poi c'è anche il problema dei tempi che impiegano i mezzi di soccorso per arrivare alle nostre case. Se qualcuno ha bisogno dell'ambulanza – conclude la cittadina – prima che arrivi trascorrono almeno 25 minuti, in pratica non è garantito il soccorso”.