Cronaca

Stremati sulla ferrata di Buti, soccorsi di notte

Due alpinisti versiliesi hanno chiesto aiuto perché rimasti bloccati sulla ferrata di Sant'Antone. E' intervenuto il Soccorso Alpino da Lucca

Erano circa le 2 di ieri, giovedì, quando gli uomini del Soccorso alpino e speleologico della Toscana (Sast), intervenuti da Lucca, sono riusciti trarre in salvo due alpinisti che erano rimasti bloccati lungo la ferrata di Sant'Antone, sul versante di Buti.

"Due uomini, colti da stanchezza e sfinimento - hanno riferito dal Sast -, hanno lanciato l’allarme intorno alle 22 (di mercoledì, ndr) mentre si trovavano nei pressi del ponte sulla parte finale della ferrata al paletto n'154. La squadra dei tecnici della Stazione di Lucca ha proceduto al recupero dall’alto di uno dei due uomini mentre l’altro ce l’ha fatta a salire da solo". 

Le due persone soccorse erano arrivate dalla Versilia, per la precisione da Camaiore e Viareggio.

"Per affrontare una via ferrata occorre una preparazione fisica e tecnica adeguata - ricordano dal soccorso alpino -: tali vie non rappresentano assolutamente delle "scorciatoie", ma sono dei percorsi alpinistici dove i fattori legati al meteo (soprattutto pericolo di fulmini), alla conformazione (caduta sassi e detriti) e soprattutto alla preparazione fisica e tecnica personale costituiscono elementi di primaria importanza".

La ferrata di Sant'Antone, gestita dal Cai di Pontedera, è una delle più affascinanti scalate presenti in provincia di Pisa. Fu ideata e realizzata nel 2008 grazie dal socio Cesare Spigai, con l'assistenza amministrativa di Donatello Andreini.