Cronaca

​“Su edilizia e consumo di suolo serve un cambiamento radicale”

L’appello di Legambiente Valdera ai candidati sindaco che si presentano alle amministrative

“I dati sul consumo di suolo in provincia di Pisa testimoniano un progressivo disallineamento tra il consumo di suolo a fini edificatori e i bisogni abitativi e produttivi. Perciò ci appelliamo agli elettori e alla futura classe dirigente per un vero e proprio cambiamento politico culturale”. Questa in estrema sintesi la richiesta che Legmabiente Valdera ha lanciato a tutti i candidati sindaco del territorio, in merito ai delicati ambito dell’edilizia e del consumo di suolo.

“Secondo l'Ispra, ogni giorno in Italia scompaiono 70 ettari di suolo sotto il cemento e l'asfalto – denuncia Legambiente – e le politiche dei comuni della Valdera non si discostano dal quadro nazionale. Esemplare – precisano – è il caso di Pontedera, in cui l'espansione cementificatoria ha raggiunto livelli record: in soli dieci anni, dal 1995 al 2005, il territorio urbanizzato è cresciuto del 27,18 per cento, percentuale che raggiunge il 60 per cento con le espansioni programmate con il primo regolamento urbanistico 2005-2011 mentre il secondo prevede un'espansione per scopi residenziali, commerciali e produttivi su circa 635 ettari di territorio agricolo, il tutto in un drammatico contesto di case sfitte (si calcola il 20 per cento) fondi e capannoni vuoti o invenduti”.

Legambiente poi lamenta anche “costruzioni in aree impensabili” come sul Rio Paduletto, cassa naturale di espansione dell'Era alla porte della città oppure il progetto al Green Park che, secondo l’associazione, porterà alla realizzazione di 800 appartamenti sui terreni acquistati dai conciari anni fa.

Politiche e progetti sui quali Legambiente Valdera chiede ai candidati amministratori di riflettere. “E' necessario riprendere ad investire nel capitale produttivo – dicono nella nota – ridimensionando il ruolo dell'edilizia, mettendo un freno alla corsa al cemento, operando per un'edilizia di qualità, rivolta al mantenimento e l'ammodernamento del patrimonio immobiliare esistente e zero consumo di suolo”.