Cultura

Per crescere servono gli zuccheri

Lo sanno bene le piante che vanno in "astinenza". Il fenomeno della crescita dei vegetali spiegato in una ricerca del Sant'Anna

Pierdomenico Perata, il rettore della Scuola Superiore Sant'Anna

I ricercatori del Sant'Anna svelano un altro dei misteri della biologia. Questa volta l'Istituto di Scienze della Vita che ha laboratori anche nel polo di ricerca della Valdera, ha indagato e spiegato in che modo avviene la crescita della piante, ovvero quali sono i meccanismi biochimici che governano l'accrescimento nel regno dei vegetali.

A governare questo processo è la presenza o meno di zuccheri durante la notte. “Se nel giorno precedente la fotosintesi è stata scarsa – spiegano i ricercatori – nei giorni successivi anche gli ormoni della crescita avranno livelli più bassi per fare in modo che la pianta cresca più lentamente, e quindi il suo sviluppo sia più compatibile con l'ambiente in cui si trova”. I risultati della ricerca condotta dalla dottoressa Eleonora Paparelli con il coordinamento di Pierdomenico Perata (nella foto), ordinario di Fisiologia Vegetale, nonché rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, sono stati appena pubblicati sull’ultimo numero della più prestigiosa rivista di biologia vegetale, The Plant Cell.

“Le piante crescono in un ambiente soggetto a continui cambiamenti – spiegano i ricercatori pisani -. Sole, pioggia, variazioni di temperatura anche repentini richiedono alle piante meccanismo sofisticati di adattamento. Il loro processo di crescita è strettamente dipendente da condizioni ambientali favorevoli: è la fotosintesi richiede a sua volta condizioni ottimali di illuminazione. Piante cresciute in ambienti poco illuminati cresceranno di meno rispetto a piante cresciute in ambienti ottimali. Ma la crescita delle piante dipende anche dal loro sistema ormonale.

L'indagine è andata a cercare di capire proprio come sono integrati i processi di accrescimento che dipendono dagli zuccheri prodotti dalla fotosintesi e dagli ormoni di crescita. I ricercatori del PlantLab dell’Istituto di Scienze della vita della Scuola Superiore Sant’Anna hanno così scoperto che il livello di zuccheri disponibile durante la notte rappresenta il segnale per la produzione di ormoni durante il giorno successivo: se la fotosintesi è stata scarsa di giorno, durante la notte successiva la pianta soffre di carenza di zuccheri e questo fa sì che il livello ormonale dei giorni successivi sia ridotto, per rallentare la crescita e per renderla compatibile con il minor livello di zuccheri disponibile.

“Le evidenze raccolte dimostrano una stretta relazione tra metabolismo ormonale, segnali ambientali e produzione di biomassa – conclude Pierdomenico Perata – confermando come variazioni climatiche possono portare ad una riconfigurazione dei processi di accrescimento con conseguenze sulla produttività delle piante in agricoltura”.