Politica

Cin cin, è nata l'Unione del Parco Alta Valdera

I consigli comunali di Terricciola, Peccioli, Lajatico e Chianni hanno approvato il recesso dall'Unione Valdera e lo statuto del nuovo ente a quattro

Maggioranza e minoranza di Terricciola dopo il consiglio (foto da Facebook)

C'è chi ha fatto un brindisi augurale insieme alla minoranza, chi si è lasciato andare in un applauso collettivo nel finale sulle ali dell'entusiasmo, chi ha votato all'unanimità e chi non si è fatto mancare qualche polemica. Fatto sta che da qualche ora, al di là delle singole reazioni, l'esperienza nell'Unione Valdera dei Comuni di Terricciola, Peccioli, Lajatico e Chianni può dirsi ufficialmente conclusa.

Fra le 18 e la mezzanotte di ieri, giovedì 31 marzo, i quattro consigli comunali hanno infatti approvato - quasi in contemporanea- la loro uscita dal sovraente con sede a Pontedera e lo statuto della neonata Unione dei Comuni del Parco Alta Valdera.

Dopo mesi di dibattiti, sulla stampa e nelle segrete stanze, le quattro amministrazioni secessioniste hanno maturato la scelta di uscire da un contenitore per entrare in un altro più piccolo, con territori più omogenei e accomunati dagli obiettivi di creare un'Unione che non sia un altro Comune e di mantenere una visione strategica di una Valdera estesa che non si concentri su Pontedera, ma che da Pontedera guardi fino a Volterra.

Oltre alla nuova Unione poi, i Comuni hanno approvato anche una convenzione per la gestione associata dei servizi all'infanzia attraverso un ufficio comunale che prevede l'utilizzo "unito" degli asili nido di Peccioli e Lajatico anche da parte dei cittadini degli altri due municipi con tariffe concordate.

Dopo Crespina e Santa Maria a Monte, quindi, non una ma altre quattro sedie si svuotano nella sede di via Brigate Partigiane. Ora non resta che vedere, dopo il passo di Terricciola, Peccioli, Lajatico e Chianni, se e quale dibattito si aprirà fra gli altri Comuni rimasti.