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E dopo 14 anni la pirotecnica chiede di riaprire

Il sindaco Maria Antonietta Fais ricorda i tragici fatti di Morrona, dove trovarono la morte quattro persone, saltate in aria con tutta la fabbrica

Sono passati 14 anni dai tragici fatti di Morrona, quando una fabbrica di fuochi d'artificio saltò per aria uccidendo quattro persone che si trovavano all'interno dello stabilimento.

Il sindaco Fais ricorda l'episodio sottolineando un aspetto recente che - dice testualmente - riapre "ferite, dubbi e preoccupazioni". Perché l'azienda ha presentato la domanda per riprendere l'attività.

"Ilaria Tani, Giovanna Tani, Vasco Squarcini e Fabrizio Sansone saranno per sempre nei cuori di tutti i Terricciolesi - sottolinea il sindaco -. Come poter dimenticare quella terribile sera: ero a lavoro in ufficio a Badia di Morrona quel giorno, il boato assordante gelò tutti e immediata fu la consapevolezza che poteva essere successo qualcosa di grave alla pirotecnica".

"Era buio, ma il cielo era rosso fuoco e l'eco delle sirene infinite unito al dolore e alla paura dei familiari, amici e la popolazione tutta è indimenticabile", ricorda ancora Maria Antonietta Fais. 

Che aggiunge: "Colgo la richiesta di un padre, Romano Panicucci. Con attenzione e organizzerò un incontro con i parenti dei cari deceduti per valutare insieme e nel rispetto delle loro volontà come ricordarli. Già nel 2014 Terricciola è stata il 12 ottobre sede per la Provincia di Pisa per le celebrazioni della 64esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro,  importante momento di riflessione e celebrazione con l’Anmil".

"Non mi ricordavo la data precisa dell'accaduto ma in questi giorni erano riaffiorati a me tutti i ricordi, il dramma e lo strazio di quell'anno perché è di questi giorni - rileva il sindaco - dopo 14 anni che la pirotecnica presenta la domanda per riaprire l'attività, la pratica ha iniziato l'iter dalla prefettura ai vigili del fuoco, mentre una qualsiasi attività che si appresta ad aprire porta gioia e soddisfazione, in questo caso si riaprono le ferite, dubbi e le preoccupazioni".