Politica

"La risoluzione sulle fusioni è illegittima"

Così il sindaco di Terricciola Maria Antonietta Fais definisce il documento approvato in Regione dal Pd su nuove regole e incentivi più alti

Maria Antonietta Fais

"Sono molto amareggiata. E' una decisione illegittima, presa senza aver ascoltato chi è parte in causa, uno pseudo inganno". Non usa mezzi termini - e in più di un'occasione aveva già dato prova della sua posizione - il sindaco di Terricciola Maria Antonietta Fais, in merito alla risoluzione presentata oggi in consiglio regionale dal consigliere dem Antonio Mazzeo e sottoscritta anche dai colleghi di gruppo Leonardo Marras e Lucia De Robertis in materia di fusione di comuni e di riforma del sistema delle autonomie locali.

Con il documento, approvato dalla sola maggioranza Pd con il voto contrario di tutte le opposizioni, l'assemblea regionale ha appoggiato incentivi ai Comuni che si fondono, meccanismi disincentivanti all’ipotesi di frazionamento, riordino dei livelli di governance e regole certe per il referendum consultivo.

In particolare, il testo prevede che la Regione approvi la fusione fra due o più Comuni quando, in occasione del referendum consultivo dei cittadini, venga raggiunta una maggioranza di superiore ai due terzi dei votanti nell’intera comunità interessata. Nel caso in cui tale maggioranza non sia invece raggiunta, la Regione approverà la fusione solo in presenza della maggioranza favorevole in ciascuno dei Comuni consultati.

Ed è proprio questa parte che non trova la simpatia della sindaca di Terricciola: "Fra un Comune grande e uno più piccolo che scelgono di andare a fusione - spiega Fais - vincerà sempre la posizione del grande, andando così a delegittimare la volontà popolare".

"Sono dispiaciuta - ha aggiunto la sindaca - che l'indirizzo del mio partito sia questo, che le opposizioni in Regione abbiano portato argomentazioni sulla risoluzione sulle fusioni più interessanti e vicine al governo delle nostre comunità e territori di quanto non abbiano fatto i consiglieri a me politicamente più affini che hanno presentato e votato il documento. Mi auspico - ha concluso Fais - che la giunta regionale riveda le sue decisioni