Politica

No alla discarica, odg in tutta la Valdera

Li ha annunciati Fdi all'indomani del consiglio comunale di ieri promosso da Terricciola SiCura. E ancora "Arpat contolli La Grillaia"

La rappresentanza di Terricciola SiCura al flash mob contro la discarica della Grillaia

Al consiglio comunale straordinario di ieri, richiesto da Terricciola SiCura, è stata approvata una mozione che chiede alla Regione di ritirare la delibera di giunta 629, quella che autorizza la "messa in sicurezza" della discarica La Grillaia di Chianni con l'apporto di circa 270mila metri cubi di fibrocemento (eternit).

Per i consiglieri di Terricciola SiCura - Matteo Arcenni, Elena Baldini Orlandini, Matteo Leggerini e Sauro Colombini - vicini a Fratelli d'Italia, si tratta di un "terzo round concluso" dopo il flash mob di sabato scorso e la mozione approvata in consiglio regionale, sempre per dire no alla riapertura della discarica chiannerina

La mozione approvata ieri, sottolineano i quattro consiglieri, chiede anche di arrivare "a una chiusura definitiva del sito senza apporto non solo di rifiuti ma anche di materiale non classificato come rifiuto".

"Ora siamo pronti a fronteggiare il quarto round di questa che è per noi la battaglia della vita di un territorio intero - hanno commentato in proposito Arcenni, Baldini Orlandini, Leggerini e Colombini -, che riguarda tutti i comuni della Valdera e non solo Peccioli, perché i rischi della salute interessano tutta l’area. Per questo Matteo Bagnoli presente ieri durante la seduta del Consiglio comunale di Terricciola ha presentato oggi un odg sulla vicenda in comune a Pontedera e anche all’Unione Valdera, lo stesso ha fatto Paolo Bandecca a Buti e Roberto Ticciati a Lajatico. Inoltre, auspichiamo che si formi quanto prima la commissione speciale tra i 3 comuni aperta anche alle associazioni".

Oltre a queste iniziative, Terricciola SiCura rivolge un invito ad Arpat e "Corpo forestale a verificare con frequenza giornaliera l’attuale stato della discarica con particolare attenzione al biogas e al percolato prodotto poiché in base alle dichiarazioni fatte dalla proprietà e presenti nella relazione allegata alla delibera 629 della regione, quest’ultimi vengono smaltiti e trattati anche adesso".