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"Quali strategie dopo la fine dell'Alta Valdera?"

L'ex candidato sindaco Arcenni denuncia alcune criticità che persistono dopo lo scioglimento dell'Unione: "Mancanza di programmazione sulle funzioni"

Il palazzo comunale di Terricciola

A poco più di un anno dallo scioglimento dell'Unione Parco Alta Valdera, che dal 2016 aveva raccolto i Comuni di Chianni, Lajatico, Peccioli e Terricciola, quell'esperienza poco meno che quinquennale continua a far discutere. 

"Dalla chiusura dell’Unione Parco Alta Valdera continuano a essere presenti le criticità dovute alla mancata programmazione sul riassorbimento delle funzioni associate - ha detto Matteo Arcenni, capogruppo di Terricciola SiCura - criticità che, in alcuni casi, stanno creando problemi di sicurezza per i cittadini, vista la carenza nell’organico della polizia municipale, con un solo addetto privo di adeguata dotazione, in primis di un'auto adeguata, per un Comune di oltre 4.500 abitanti e con estensione di più di 43 kmq, problemi per lo sviluppo del territorio, considerate le criticità dell’ufficio tecnico e del settore Edilizia privata e problemi sulla gestione del personale del Comune".

"Dopo un anno non sono più giustificabili e tollerabili criticità come quelle che stiamo registrando quotidianamente. Ci chiediamo: come mai non sono state realizzate dall’amministrazione strategie adeguate in merito alla chiusura dell’Unione Parco Alta Valdera? - ha domandato - sulla questione vogliamo vederci chiaro e chiediamo delle soluzioni rapide. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione alla quale il sindaco dovrà rispondere durante il prossimo Consiglio comunale".