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Tiroide, la prevenzione è la miglior cura

Domenica 25 gennaio all'ospedale Lotti sarà possibile farsi visitare gratuitamente. L'anno scorso quasi 500 pazienti e il 43% soffriva di patologie

Le patologie della tiroide colpiscono di più la popolazione delle colline e del sud Italia, ma in generale ha un'alta incidenza su tutte le persone. Dopo il grande successo dello scorso anno domenica 25 gennaio ci sarà la seconda giornata della tiroide all'ospedale Lotti di Pontedera, nel padiglione uno i medici riceveranno i pazienti dalle 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 18. Organizzata dal primario Roberto Andreini e dal chirurgo Giancarlo Basili con la collaborazione del Comune di Pontedera la seconda giornata della tiroide vuole essere un'occasione per sensibilizzare le persone sulle patologie tiroidee: “L'ospedale Lotti è al vertice di efficienza nella cura della tiroide – dice il direttore generale dell'Asl 5 Rocco Damone – questo evento, esente dal pagamento del ticket, accende i riflettori sulla tiroide e le sue patologie, di cui molte persone soffrono”.

Colpisce di più nelle zone collinari – Il primario Roberto Andreini spiega: “Essendo zone povere di iodio nelle colline e dalle parti di Volterra la popolazione soffre di più di patologie alla tiroide. Anche le persone che arrivano dal sud o dal nordafrica o Albania sono più soggette”. L'uso di sale iodato, oggi molto frequente, aiuta nella cura.

Le patologie sono di due tipi: “Iperfunzione o ipofunzione della tiroide è il primo tipo – riprende Andreini - oppure il gozzo con la patologia nodulare. L'obiettivo dell'incontro di domenica è cercare eventuali noduli anche piccoli, di uno o due centimetri, intervenire subito è la scelta migliore. L'intervento cura totalmente la patologia”.

Lo scorso anno sono state 480 le persone che si sono fatte curare durante la giornata della tiroide: “Domenica- dice il chirurgo Gianfranco Basili - saremo sei, sette medici con il proprio personale infermieristico(tutti lavoreranno gratuitamente, ndr) l'anno scorso su 480 visitati il 43%, cioè 206 persone, soffrivano di disturbi alla tiroide. Di queste circa il 25% aveva problemi di noduli”.

Prevenire è meglio che curare, questa la filosofia dell'Asl 5: “La nostra cultura medica parla chiaro: ecografi raffinati, ricerca e prevenzione della malattia, non attesa” conclude Andreini.