In questo articolo vi portiamo nel cuore oscuro del thriller psicologico, dove la follia diventa essa stessa un personaggio. Se amate i romanzi che vi fanno dubitare di tutto — e anche del protagonista — prendete nota di questi tre titoli imperdibili...
La paziente silenziosa di Alex Michaelides (Einaudi, 2019) racconta la storia di Alicia Berenson, una pittrice di successo, sposata con un noto fotografo. Una sera, senza alcuna spiegazione, spara cinque colpi di pistola in faccia al marito Gabriel e poi smette completamente di parlare. La donna viene internata in un ospedale psichiatrico giudiziario e la vicenda diventa un caso mediatico: nessuno riesce a capire il motivo del gesto e lei non dice una parola sui fatti. Theo Faber è uno psicoterapeuta forense ossessionato dal caso di Alicia. Riesce a farsi assumere nella clinica in cui è ricoverata, deciso a farla parlare e a scoprire la verità. Man mano che indaga, il confine tra la mente del terapeuta e quella della paziente si fa sempre più labile, e il mistero si infittisce sempre più, fino ad arrivare a un punto finale sorprendente.
L'isola della paura - Shutter Island (Piemme, 2005)è un thriller dello scrittore Dennis Lehane. Nel 1953 a Shutter Island, un inospitale isolotto appena al largo di Boston, è stato installato un istituto psichiatrico, Ashecliffe, ricavato nei padiglioni di una fortezza abbandonata dall'esercito e destinato ad ospitare pazienti particolarmente gravi e pericolosi, se non irrecuperabili. Teddy Daniels viene inviato con un nuovo partner, l'agente Chuck Aule, a investigare sulla misteriosa scomparsa di una paziente, Rachel Solando, internata per l'uccisione dei suoi tre figli. La donna si è volatilizzata dalla sua camera, sebbene questa fosse chiusa dall'esterno e nessuno dei numerosi sorveglianti l'abbia vista fuggire, lasciando soltanto un enigmatico messaggio, che pare contenere un codice da decifrare. Teddy è un giovane e brillante agente, ma la sua vita è già segnata dalla morte della moglie, avvenuta in un incendio divampato nella loro casa. Le immagini delle fiamme e del volto di lei abitano ormai in modo indelebile la sua mente. Shutter Island non è solo uno dei capolavori di Dennis Lehane, un bestseller internazionale che ha dato vita a un film di culto, ma anche un romanzo raffinato che, grazie a una rete di personaggi magistralmente tratteggiati, scende negli abissi più cupi dell'animo umano e ci sfida a cogliere l'ingannevole potere della nostra mente.
Io uccido scritto da Giorgio Faletti (Baldini e Castoldi, 2013) è un altro esempio di thriller psicologico di successo. Durante la sua trasmissione notturna, un DJ di radio Monte Carlo riceve una telefonata delirante. Lo sconosciuto in linea rivela di essere un assassino. Il caso viene archiviato come uno scherzo di pessimo gusto ma, il giorno dopo, un pilota di Formula Uno e la sua compagna vengono trovati uccisi e orrendamente mutilati su una barca. Da questo momento ha inizio una serie di delitti, preceduti ogni volta da una telefonata e da un indizio sull’omicidio successivo. Vicino al corpo di ogni vittima, la scritta tracciata con il sangue: “io uccido”.
Nei romanzi proposti, la follia esiste ed è cruda, amara, forte. Non lascia indifferenti. Segna, fa riflettere, indigna. Ci mostra la fragilità della nostra mente e di quanto siano alte le probabilità di cadere, accidentalmente e inconsapevolmente, in una spirale perversa e senza via d’uscita.
Perché dunque leggere questi libri?
Perché ci mettono di fronte a una verità scomoda: la pazzia non è sempre lontana quanto si pensi, a volte è un passo dietro di noi. E nei thriller più riusciti, quello che ci terrorizza di più non è il folle... ma la possibilità che la follia sia proprio dentro di noi.
A cura dello Staff della Biblioteca Fonte Mazzola di Peccioli
CONSIGLI DI LETTURA:
Perché proprio il giallo a Fonte Mazzola?
Tutto è iniziato nel 2016 con Parole Guardate, il nostro Festival del giallo. Un progetto di contaminazione tra teatro, letteratura e scrittura, per adulti e bambini.
La particolarità del progetto Parole Guardate è stata quella di incentrare le sue attività e gli eventi sulle opere di un unico scrittore: negli anni sono stati protagonisti grandi e prolifici autori come Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Marilù Oliva, Giampaolo Simi, Piergiorgio Pulixi, penne che hanno riscosso molto successo e affetto da parte del pubblico.
La Biblioteca Comunale e Archivio Fonte Mazzola, con i suoi 400 metri quadri di ampiezza e una collocazione spettacolare sul limitare della campagna pecciolese, è stata inaugurata il 26 gennaio 2019. Qui puoi trovare una sezione dedicata al giallo italiano e straniero (americano, inglese, nord-europeo, francese…) e un patrimonio librario composto da oltre diecimila volumi, più la preziosa collezione del prof. Arnaldo Nesti, consistente in altri novemila volumi e la donazione del Prof. De Santi, strutturata in altri mille libri, rari e di pregio, monografici sul cinema.
Tutti gli spazi sono utilizzabili in assenza dell’operatore bibliotecario ogni giorno dalle h. 8 alle 24 (compresi la domenica e i giorni festivi), tramite un codice personale di accesso. L’iniziativa, unica sul territorio della Valdera, è il fiore all’occhiello della nostra Biblioteca e permette a numerosi studenti e utenti di frequentare in libertà, ma con assoluto rispetto, le sale a disposizione.
Qui troverai una Biblioteca dei Ragazzi con un’ampia varietà di letture dedicate ai giovani e suddivise per fasce di età disposte in una luminosa sala, rivolta verso l’Anfiteatro Fonte Mazzola; lo Speaker’s corner, l’angolino del parlato, la graditissima attività proposta agli utenti dai 6-14 anni in cui un nostro operatore esperto sarà a disposizione per conversare in lingua inglese.
Tra le tante attività della Biblioteca abbiamo anche gli incontri del Circolo dei Lettori, il corso di scrittura creativa, tenuto dal giornalista Andrea Marchetti e intitolato Di vario genere (dodici appuntamenti).
Per celebrare l’importanza della lettura come conoscenza e crescita personale, abbiamo portato avanti l’iniziativa condotta dalla psicologa e psicoterapeuta Rachele Bindi “Scrittori minori del Novecento”, legata alla Libroterapia, un metodo che parte proprio dalla lettura, per promuovere il benessere psicologico e la crescita personale di ciascuno.