GIALLO Mazzola

L'assassino dietro la collina

Chi di voi non ha mai fatto una gita fuori porta cercando pace e refrigerio tra le dolci colline?

La Toscana che amiamo è quella verde, dei cipressi e dei paesini medievali, come quella della nostra Peccioli. Ma c’è un’altra Toscana più oscura, dove il mistero e il crimine si nascondono tra gli angoli e le pietre di antichi borghi dove il tempo sembra essersi fermato. Diversi autori italiano hanno scelto questi scenari per ambientare thriller e noir, mescolano l’atmosfera gotica dei borghi con trame avvincenti e personaggi complessi, romanzi che esplorano il lato oscuro della provincia. Ogni luogo può celare un mistero e ogni sorriso una menzogna.

Vi proponiamo di seguito alcuni romanzi ambientati in una Toscana minore, dai tratti particolarmente noir.

Dario Correnti scrive Tutti i nomi della morte (Mondadori, 2022). La storia racconta di Marco Besana, un esperto ma disilluso cronista di nera, che viene spedito a Larderello, in provincia di Pisa, nella Valle del Diavolo. In uno dei bacini naturali di acqua bollente che costellano la zona, è stato ripescato il corpo di una donna che, secondo l’autopsia, risulta bollita viva. La polizia ha fretta di chiudere l'indagine, ma il giornalista la pensa diversamente: si tratta di un serial killer feroce e abilissimo, che tortura e uccide da anni all'insaputa di tutti, tanto il suo modus operandi è sofisticato e sfuggente. Per fermarlo, Correnti e l’aiutante dovranno indagare sui nuovi omicidi ma anche su vecchi casi, che sembrano tutti ispirarsi a una sinistra serie di dipinti del '500. Dario Correnti costruisce un thriller dal ritmo vertiginoso e personaggi densi e indimenticabili, in un'inedita formula di doppia indagine tra passato e presente con toni talvolta anche umoristici.

Romano De Marco, Il Cacciatore di anime (Piemme, 2020). Dedicato proprio alla nostra Peccioli. Angelo Crespi è uno dei maggiori esperti italiani di serial killer, grazie alla capacità di entrare nelle loro menti e anticiparne le azioni criminali. La sua è stata una carriera straordinaria, fino a quel giorno maledetto. Con un nuovo nome, da oltre vent'anni, Crespi vive un'esistenza diversa, cercando di venire a patti con i fantasmi del passato. Ha trovato rifugio in un borgo defilato, Peccioli, sulle colline pisane. Esso sembra la meta ideale per isolarsi dal passato e ricominciare una nuova vita, fino a quando alcuni omicidi non sconvolgono la pace del piccolo centro. Delitti rituali e spietati, legati al patrimonio artistico cittadino. Il capitano chiamato a indagare è Mauro Rambaldi del reparto operativo dei Carabinieri: un uomo d'azione, pragmatico e un investigatore di talento. Ma quando la sua indagine si rivela più complessa del previsto, Rambaldi non può fare a meno di chiedere a Crespi di gettarsi ancora una volta nella mischia per aiutarlo a catturare l'assassino. Per il cacciatore di anime, dunque, si profila una nuova sfida e, stavolta. potrebbe essere l'ultima.

Marco Malvaldi, Buchi nella sabbia (Sellerio, 2015). Siamo nel settembre del 1900 a Pisa. Il re Vittorio Emanuele III si trova nella sua tenuta di caccia a San Rossore quando viene invitato ad assistere alla Tosca, l'ultima opera del compositore (e amico del re) Giacomo Puccini. L'opera risente però delle ultime tragiche vicende, dal momento che, appena qualche mese prima, l'anarchico Gaetano Bresci ha assassinato il padre di Vittorio Emanuele, Umberto I. Il libretto della Tosca è infatti intriso di forti contenuti politici e il ruolo del tenore viene affidato a un celebre anarchico dell'epoca: Ruggero Balestrieri, carrarino con molte amicizie anarchiche. Nella trama di Tosca è previsto che il personaggio di Cavaradossi, interpretato dal tenore Balestrieri, venga ucciso. E così durante la prima al Teatro Nuovo di Pisa, i fucili sparano al tenore. Ma qualcuno ha caricato i fucili con vere munizioni, anziché a salve, e Balestrieri muore. Ernesto Ragazzoni, inviato del quotidiano La Stampa, amante delle bevute in compagnia ma attento ascoltatore e di intelligenza sopraffina, risolverà il mistero.

Le città e i borghi della Toscana, con la loro combinazione di arte e natura, rappresentano un’esperienza indimenticabile per chiunque li visiti. Ma il loro fascino speciale e misterioso li rende anche un palcoscenico ideale in cui ambientare gialli e thriller: si può dunque dire che siano belli, sì, belli da morire…

A cura dello Staff della Biblioteca Fonte Mazzola di Peccioli

CONSIGLI DI LETTURA:

Perché proprio il giallo a Fonte Mazzola?

Tutto è iniziato nel 2016 con Parole Guardate, il nostro Festival del giallo. Un progetto di contaminazione tra teatro, letteratura e scrittura, per adulti e bambini.

La particolarità del progetto Parole Guardate è stata quella di incentrare le sue attività e gli eventi sulle opere di un unico scrittore: negli anni sono stati protagonisti grandi e prolifici autori come Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Marilù Oliva, Giampaolo Simi, Piergiorgio Pulixi, penne che hanno riscosso molto successo e affetto da parte del pubblico.

La Biblioteca Comunale e Archivio Fonte Mazzola, con i suoi 400 metri quadri di ampiezza e una collocazione spettacolare sul limitare della campagna pecciolese, è stata inaugurata il 26 gennaio 2019. Qui puoi trovare una sezione dedicata al giallo italiano e straniero (americano, inglese, nord-europeo, francese…) e un patrimonio librario composto da oltre diecimila volumi, più la preziosa collezione del prof. Arnaldo Nesti, consistente in altri novemila volumi e la donazione del Prof. De Santi, strutturata in altri mille libri, rari e di pregio, monografici sul cinema.

Tutti gli spazi sono utilizzabili in assenza dell’operatore bibliotecario ogni giorno dalle h. 8 alle 24 (compresi la domenica e i giorni festivi), tramite un codice personale di accesso. L’iniziativa, unica sul territorio della Valdera, è il fiore all’occhiello della nostra Biblioteca e permette a numerosi studenti e utenti di frequentare in libertà, ma con assoluto rispetto, le sale a disposizione.

Qui troverai una Biblioteca dei Ragazzi con un’ampia varietà di letture dedicate ai giovani e suddivise per fasce di età disposte in una luminosa sala, rivolta verso l’Anfiteatro Fonte Mazzola; lo Speaker’s corner, l’angolino del parlato, la graditissima attività proposta agli utenti dai 6-14 anni in cui un nostro operatore esperto sarà a disposizione per conversare in lingua inglese.

Tra le tante attività della Biblioteca abbiamo avuto quest’anno gli incontri del Circolo dei Lettori, si è tenuto il corso di scrittura creativa del giornalista Andrea Marchetti e intitolato Di vario genere (in dodici appuntamenti).

Per celebrare l’importanza della lettura come conoscenza e crescita personale, abbiamo portato avanti liniziativa condotta dalla psicologa e psicoterapeuta Rachele Bindi “Scrittori minori del Novecento”, legata alla Libroterapia, un metodo che parte proprio dalla lettura, per promuovere il benessere psicologico e la crescita personale di ciascuno.