Un libro epistolare da madre a figlia preadolescente, una valigia riempita di parole che sanno di diritti, coraggio e libertà per affrontare il cammino della vita. E' "A Penelope che prende la valigia", opera prima di Cristina Manetti per i tipi di Giunti, da cui è stato tratto uno spettacolo teatrale in forma di reading a cui dà voce Nancy Brilli col sostegno musicale del sassofonista Dimitri Espinosa Grechi.
Ebbene: ieri sera lo spettacolo è stato presentato in prima assoluta al Teatro Era di Pontedera, in un evento organizzato da Ecofor Service Spa nell’ambito di “Pontedera delle donne”, manifestazione promossa dal Comune della Valdera e che rientra nel fortunato ciclo degli EcoIncontri.
La trasposizione teatrale del libro di Manetti - ideatrice del festival “La Toscana delle donne” e capo di Gabinetto della Presidenza regionale - ha incassato successo e applausi che ben fanno da viatico al tour che l'opera affronterà in vari teatri italiani.
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Il reading “A Penelope che prende la valigia” è prodotto da Mismaonda. L’adattamento teatrale è di Francesco Niccolini. Nel romanzo epistolare di Cristina Manetti che lo ha ispirato, una madre scrive alla figlia 12enne Penelope immaginando di riempire la sua valigia di parole.
Ogni parola diventa una metafora del viaggio di crescita della protagonista e di tutte le ragazze in cammino verso una società paritaria e rispettosa. Coraggio, speranza, libertà, gentilezza, allegria, immaginazione, viaggio, tenacia, compassione, futuro, generosità̀ e cambiamento sono solo alcune delle parole che accompagneranno Penelope nel suo percorso, per aiutarla a diventare artefice del proprio destino.
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Ma l'evento di ieri, a cui hanno preso parte anche i presidenti della giunta regionale toscana Eugenio Giani e del consiglio regionale Antonio Mazzeo, è stato anche l'occasione per Ecofor Service Spa di consegnare a 2 donne del territorio il premio Ecofor Pontedera delle donne, assegnato a ognuna di loro con la seguente motivazione: “Per l’instancabile impegno civile portato avanti con coraggio e passione attraverso il suo lavoro, contribuendo all’affermazione dei diritti delle donne e al conseguimento di una effettiva parità di genere“.
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Hanno ricevuto il premio Ecofor Pontedera delle donne:
- Albertina Gasparoni - segretaria di cinque Presidenti della Repubblica
- Cecilia Robustelli - Linguista, Università Modena Reggio Emilia, componente della Commissione regionale Pari Opportunità della Regione Toscana
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Arte e impegno nella carriera di Nancy Brilli
Nancy Nicoletta Alina Ortensia Brilli nasce a Roma il 10 aprile del 1964 da mamma Mirella, casalinga poliglotta, e papà Enzo, dirigente. Il suo primo nome lo deve alla migliore amica della mamma, Sister Nan, che chiese di chiamare come lei la bambina, l’altro al romanissimo ufficiale dell’Anagrafe, il quale, pretendendo di scrivere secondo la propria pronuncia, voleva chiamarla “Nenzi”.
A quel punto qualcuno trovò un Nicoletta, che lì rimase, ma nessuno l’ha mai chiamata così. Gli altri due sono di sue antenate. Si diploma Maestro d’Arte in Grafica e Fotografia. Consegue il Diploma di Maturità Artistica con indirizzo in Grafica Pubblicitaria e fotografia all’Istituto Statale d’Arte Roma I di Roma.
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Segue il Corso superiore di arti Grafiche e Fotografia all’ Ied di Roma, viene accettata all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche a Urbino e contemporaneamente al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, atenei in cui non andrà mai, visto che inizia a lavorare come attrice nel 1983, nel film “Claretta” di Squitieri.
Subito dopo segue un corso presso l’Istituto Fersen, dove riuscirà ad conquistare la erre, che aveva blesa. Sceglie definitivamente di fare l’attrice quando viene selezinata per affiancare Enrico Montesano al Teatro Sistina nella commedia musicale di Garinei & Giovannini “Se il tempo fosse un gambero”. Da quel momento girerà film per il cinema, serie televisive, reciterà per numerose stagioni teatrali, prenderà parte a diverse campagne per il sociale e pubblicitarie.
Ha ricevuto i maggiori premi e riconoscimenti per il suo lavoro. È mamma dell’amatissimo Francesco, avuto dal secondo marito Luca Manfredi. Vive in co-housing con il labrador Margot e i gatti Sabotino e Amelie. Nel 2008 ha ricevuto una laurea HC in Scienze della Comunicazione.
È stata testimonial della onlus Care&share, attraverso la quale ha adottato a distanza 12 bambini indiani. Ha rappresentato Unhcr, l’Alto Commissariato per le Nazioni Unite per i Rifugiati nelle campagne “Mettiamocelo in testa”.
È testimonial di “Operation smile”. È membro fondatore permanente della Consulta Femminile Vaticana del Dicastero della Cultura voluta da S.E. il Cardinale Ravasi. È testimonial e attivista per le campagne sull’endometriosi. Partecipa attivamente all’affermazione dei diritti femminili, con campagne per il sociale (numero rosa; numero antiviolenza della Regione Lazio), interviste, reading.