Attualità

Mattarella ai giovani, no a sopraffazione e violenze

Durante la cerimonia per gli Alferi della Repubblica anche un riferimento all'aggressione fuori dal liceo fiorentino. I giovani toscani insigniti

Sergio Mattarella

Solidarietà e impegno come antidoto rispetto alle sopraffazioni e alla violenza, compresa quella violenza che si verifica "in tante circostanze per strada, e in tante altre circostanze, addirittura nei giorni scorsi davanti a una scuola contro ragazzi": è il passaggio con cui stamani, nel corso della cerimonia al Quirinale di consegna dei riconoscimenti di Alfiere della Repubblica, il presidente Sergio Mattarella ha fatto riferimento all'aggressione avvenuta il 18 Febbraio scorso davanti al liceo Michelangiolo di Firenze, per la quale 6 ragazzi per metà minorenni appartenenti ad Azione Studentesca risultano indagati.

Le parole di Mattarella giungono all'indomani della presa di posizione da parte del ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara, presente alla cerimonia odierna che ha visto insigniti anche ragazzi toscani, contro la preside di un altro liceo fiorentino, lo scientifico Leonardo da Vinci. Lì la dirigente scolastica Annalisa Savino a seguito delle violenze al Michelangiolo aveva inviato ai suoi studenti una lettera appello contro l'indifferenza e alla consapevolezza.

Ma intanto stamani al Quirinale si è svolta si diceva la cerimonia in cui sono stati insigniti quali Alfieri della Repubblica i ragazzi ritenuti meritevoli in tutta Italia. Tra loro anche il bambino toscano William D'Alascio, 10 anni di Crespina Lorenzana, soprannominato "il postino di Perignano". Il piccolo è stato insignito con la seguento motivazione:

Per l’impegno e la generosità con cui, nelle fasi più difficili della pandemia, si è assicurato che i compagni di classe, costretti in casa dal virus, non rimanessero indietro nel programma di studi, consegnando loro i compiti “a domicilio” come un vero postino".

"William frequenta la scuola primaria e si è contraddistinto, nel periodo più difficile della diffusione del Covid, per l’impegno e la generosità con cui quotidianamente ha raccolto il materiale realizzato in classe e lo ha portato a casa dei compagni che di volta in volta avevano contratto il virus. In questo modo ha consentito a tutti di non restare indietro rispetto alla programmazione della classe. E’ stato soprannominato 'il postino di Perignano' (la frazione in cui vive) perché come un postino lasciava il materiale scolastico nelle cassette della posta dei compagni malati".

Non toscana ma allieva dell'ultimo anno alla Scuola militare aeronautica di Firenze Giulio Douhet, anche Giulia Martinello - classe 2004, originaria del Padovano - è adesso Alfiere della Repubblica. Ecco la sua motivazione: "Per il servizio volontario prestato a favore di una comunità della Bosnia che, a distanza di anni, non è ancora riuscita a dimenticare l’orrore della guerra. Una testimonianza di solidarietà concreta, realizzata rinunciando al periodo di ferie estive".

Ma non è tutto perché altri tre studenti toscani, sempre del Pisano, hanno ricevuto una targa. Si tratta di Paula Kalauz, Diana Enea, Edoardo Dominijanni "Per aver promosso un linguaggio universale di pace".