Cronaca

"Ogni tanto i toscani vanno affogati"

Le frasi di un testimone avvalorano la riapertura dell'inchiesta sulla morte del toscano Federico Carnicci e il collegamento con il delitto Solomon

Federico Canicci e Beau Solomon

C'e un testimone-chiave  nelle morti per affogamento nel Tevere dell'artista di strada pontederese Federico Carnicci e di Beau Solomon, lo studente scaraventato nel fiume da un senzatetto.

Nell'istanza di riapertura delle indagini presentata dalla famiglia di Federico si fa riferimento a un testimone al quale Massimo Galioto, arrestato per l'omicidio di Beau, avrebbe confidato in tempi non sospetti di aver affogato due persone nel Tevere.

Nel corso della stessa conservazione, antecedente al delitto Solomon, Galioto avrebbe pronunciato la frase: "Ogni tanto i toscani vanno affogati"

Queste dichiarazioni sono al vaglio del titolare dell'inchiesta della procura romana sulla morte di Beau e potrebbero riaprire anche il caso Canicci. Ma c'è anche un secondo testimone a cui a Federico Carnicci avrebbe raccontato di aver litigato con Galioto e un terzo senzatetto per un furto subito da Federico nella sua tenda.