Letti ortopedici e pediatrici, un elettrocardiografo, un defibrillatore, deambulatori, lavatrice, frigoriferi, mezzi per le pulizie, stampati e altri ausili, che saranno inviati entro il prossimo mese all'ospedale di Touba, in Senegal.
A farsi carico delle spese di trasporto sarà l'associazione Touba Ca Kanam. La meta finale è una città popolosa, ma priva di mezzi. Quanto donato, che non risponde più ai requisiti imposti dalle nuove normative italiane oppure doveva essere rinnovato, sarà riutilizzato e sarà utilissimo in Senegal, un paese dove poco meno della metà della popolazione vive sotto la soglia di povertà.
Insieme alle comunità senegalesi della Toscana, di Pisa e Pontedera, promotore e protagonista della donazione è stato ancora una volta Mouhamed Ali Ndaye, cittadino italo senegalese, già campione italiano di pugilato che, ritiratosi dal ring per limiti di età, ha continuato a battersi per la solidarietà, la dignità e l'integrazione.