Politica

Tre chilometri di pista e otto milioni di euro per realizzarla

Tutti i numeri dell'autodromo e la carte in mano ai comitati contro il complesso motoristico
LATIGNANO - Una pista lunga 3 chilometri e mezzo, su una superficie di 250mila metri quadrati. Un albergo, un centro sportivo, un polo commerciale. Ma non basta ci sono anche un ristorante e una discoteca. Questo in sintesi il progetto della autodromo di Pontedera un complesso da 8 milioni e mezzo di euro, ma forse non basteranno, contestato dai cittadini di Pardossi e Latignano. Il progetto è già stato approvato dal Comune di Pontedera e poco c'è mancato che passasse all'unanimità, alla fine non lo hanno votato solo due consiglieri, uno di questi è Alessandro Puccinelli della lista civica di minoranza, l'altro aderisce a Rifondazione comunista. Ora la battaglia per fermare la realizzazione dell'autodromo da parte della Pluris si sposta in campo tecnico. La zonizzazione acustica è uno dei grimaldelli che i comitati sperano di poter utilizzare. “Il Comune di Cascina – dice Puccinelli – in materia di inquinamento acustico, non ha ancora adeguato i propri strumenti a quelli di Pontedera e quindi le emissioni della pista potrebbero andare oltre i limiti, anche se la Pluris, la società che vuole costruire l'impianto si è già resa disponibile ad alzare barriere acustiche, ovvero terrapieni alti 10 metri in prossimità dell'abitato di Cascina”. Poi c'è la posizione di Arpat che ha già fatto un sopralluogo sul sito dell'autodromo, ma che alla fine ha detto che per fare della rilevazioni bisogna avere l'autodromo in funzione; insomma come spiegano a Latignano si chiude la stalla, quando sono scappati i buoi. Al momento tutte le pratiche sono nella fase di valutazione della Vas, la valutazione ambientale strategica, che deve essere fatta da una conferenza di servizi per valutate l'impatto della struttura da tutti punti di vista entro tre mesi. Da qui deve usciere un parere che potrebbe avere valore tombale in un senso o nell'altro sulla questione autodromo, visto che Pontedera ha anche già fatto gli adeguamenti urbanistici per la realizzazione del complesso. Ma i numeri del progetto e le carte bollate sembrano essere tutte in ordine. “Per i cittadini – spiega Puccinelli - è fondamentale muoversi in questi 90 giorni. Qualunque cosa si decida di fare. Un'ipotesi è il ricorso al Tar. l'Altra speranza è fare pressione sul sindaco di Cascina Antonelli, perché rallenti tutti gli adeguamenti urbanistici e ambientali anche Cascina non potrà impedire la realizzazione dell'impianto”.