Politica

Trenta bambini esclusi dall'asilo pubblico

La consigliera d'opposizione Marrica Giobbi polemizza sulla gestione dei posti della scuola dell'infanzia

"Ancora una volta il comune di Vicopisano che si autoproclama pronto a lenire le sofferenze della scuola, ha perso l’occasione per dimostrarlo". Questi i toni usati dalla consigliera comunale del gruppo Per i Cittadini Marrica Giobbi, che ha polemizzato sul fatto che alla scuola dell'infanzia di Vicopisano sono stati ammessi soltanto 36 bambini, sulle quattro sezioni disponibili, ma altri trenta sono rimasti esclusi.

"Se non ci sarà nessuna rinuncia tra i trentasei ammessi - critica Giobbi - saranno gioco forza costretti a ricorrere agli asili privati, quindi le loro famiglie saranno costrette, in questi tempi in cui si fanno i conti per arrivare alla fine del mese a sobbarcarsi i costi delle rette". 

Secondo l'esponente di minoranza, per risolvere il problema, l’amministrazione comunale dovrebbe progettare una quinta sezione.

"In compenso - sbotta ancora Giobbi - a Lugnano accanto alla materna è stato costruito il nido: finanziato dalla Regione con 800mila euro e integrato da circa 667mila euro messi a disposizione dalla ditta che lo ha realizzato e che lo gestisce. Il nido, che ha una capienza di 35 posti, di cui sono stati occupati soltanto 23, è gestito da “Infanzia Servizi”, mandataria della lega delle cooperative costruzioni di Livorno, che oltre a riscuotere le rette dei bimbi ed avere a disposizione gratuitamente la struttura, percepisce 140mila euro ogni anno per ventinove anni, pari a 4 milioni  e 60mila euro come contributo alle spese di gestione. Alla luce di questa generosità - conclude Giobbi - ci si chiede perché l’amministrazione, non abbia pensato di costruire un’aula in più per la materna, invece di darsi da fare per cercare di trovare nuovi iscritti per il nido, proponendo, pur di riempirlo, parità di trattamento tariffario ai figlioli residenti nel vicino comune di Cascina".