Cronaca

Truffa alle assicurazioni: il sistema era radicato anche in provincia di Pisa

Avevano intascato oltre due milioni di euro e operavano nelle province di Pisa, Prato, Pistoia e Firenze

Provincia di Pisa - Truffavano le assicurazioni simulando finti incidenti stradali per intascare il premio e mettere così insieme un bottino di tutto rispetto, oltre 2 milioni di euro. Venti persone sono state arrestate dai Carabinieri, su richiesta del Gip di Firenze David Monti, con l'accusa di aver messo in piedi un sistema consolidato di frodi assicurative. Un sistema che, pur concentrandosi in provincia di Firenze, si estendeva alle province di Pisa, Prato e Pistoia, tanto è vero che risultano indagate altre 200 persone. Secondo i Carabinieri di Signa, che hanno condotto le indagini coordinati dal pm di Firenze, Giuseppe Bianco, funzionava così: le persone coinvolte, tra cui due avvocati, un medico e un commercialista, prima provocavano loro stessi un danno alla propria macchina e poi si recavano in una carrozzeria, ora sequestrata dalla magistratura. Qui venivano simulati i finti incidenti, circa 150 dal 2009, con tanto di falsi certificati medici per far salire i premi. Infine, con la complicità di alcuni periti, si chiedevano alle assicurazioni rimborsi illegittimi. Che qualcosa non andasse è apparso chiaro ai carabinieri, appena si sono accorti che uno degli indagati aveva collezionato 127 incidenti in 10 anni. Troppi per essere credibili. A quel punto sono bastate alcune perizie calligrafiche sui verbali e sulle constatazioni amichevoli per capire che gli incidenti non erano mai avvenuti. Per 5 dei fermati, ovveri i titolari della carrozzeria sequestrata a Signa, si sono aperte in via cautelare le porte di Sollicciano, agli altri invece sono stati imposti i domiciliari.