I titolari di una ditta che ufficialmente costruiva navi, ubicata a di Santa Maria a Monte sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Lucca con l'accusa di truffa continuata in concorso, falso, sostituzione di persona e favoreggiamento. Tra di loro vi è anche un 50enne di Pontedera di professione ragioniere presso un'altra ditta completamente estranea ai fatti che, stando alle indagini, sarebbe stata la mente organizzativa delle truffe. Il contabile insieme a una donna di Altopascio e due sodali di Montecatini e Pistoia, aveva messo in piedi un sistema per raggirare varie aziende. Secondo gli inquirenti sarebbero state truffate circa 60 imprese toscane, tra cui anche una di Buti che produce infissi. I raggiri avrebbe fruttato al sodalizio criminale circa 250mila euro. Le indagini lunghe e minuziose, condotte dal capo della squadra mobile di Lucca, Virgilio Russo hanno permesso una ricostruzione dettagliata della maxi truffa messa in piedi a Santa Maria a Monte.