Cultura

​Un 25 Aprile di musica “resistente”, nel ricordo di Calamandrei

Grande successo a Fornacette per il concerto della Polisportiva del Vin Santo organizzato dal Comitato 25Aprile

La piazza piena durante il concerto

“La libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale solo quando comincia a mancare”. Così, con le parole che un certo Piero Calamandrei usò nel 1955 a Milano per far capire agli studenti quanto fosse importante la Carta Costituzionale di cui lo stesso giurista fu uno dei padri, ieri sera nella notte della Festa della Liberazione, il presidente del Comitato 25 Aprile Simone Pampaloni ha dato il via al tradizionale concerto e ripreso quegli antichi valori che appassionarono Calamandrei in quel discorso sulla Costituzione ma che ogni anno, anche per un solo giorno, tornano attuali in piazza della Resistenza a Fornacette.

Tanti i giovani e i meno giovani che hanno letteralmente riempito il prato di fronte al palco e ballato sulle musiche folk coinvolgenti dei musicisti della Polisportiva del Vin Santo. Canzoni conosciute e nuovi pezzi, ma anche improvvisazioni e ballate popolari. Come Calamandrei e la Costituzione sono stati richiamati al presente sul palco di Fornacette, anche le musiche dei partigiani e il ricordo della storia che fu sono rispuntate in mezzo alla platea di un concerto del 2014. Valori e concetti lontani, oggigiorno forse poco personificati dalle forze politiche che dovrebbero essergli vicine e completamente ignorati da altre, ogni anno vengono adottati da chi abbraccia il senso del 25 aprile, perché in fondo il ricordo è esso stesso una forma di Resistenza.