Attualità

Un drone in aiuto alla Protezione civile

In dotazione all’associazione radioamatori carabinieri per attività di monitoraggio delle zone colpite da calamità. Fotocamere ad alta definizione

Il drone in volo durante un'esercitazione

Il Cota – la sigla sta per Carabinieri On The Air – che è l’associazione radioamatori carabinieri, inizia a dotarsi di droni telecomandati per il monitoraggio delle aree colpite da eventi calamitosi e per attività di Protezione civile.

“I droni – spiegano Alessio Giani e Franco Sardelli, responsabili del Cota, sezione di Pisa e Pontedera –, saranno dotati non solo di fotocamera e videocamera in alta definizione, ma anche di dispositivi di tipo luminoso e fumogeno per eventuali segnalazioni da terra. Inoltre con il supporto di palloni volanti si potrà avere la possibilità di effettuare comunicazioni radio di emergenza in zone d’ombra, dove non vi fosse possibilità di avere a disposizione tralicci o innalzare aste”.

A capo del progetto di sviluppo e innovazione del Cota, l’ingegner Andrea Giannessi, ex ufficiale dell’Aeronautica, mentre il responsabile per i corsi di formazione di radio emergenza rimarrà Alberto Pazzi.

I soci Cota addetti alle attività di conduzione e pilotaggio, seguiranno un apposito corso di formazione per il rilascio dell’abilitazione al volo dei droni, che sarà tenuto dall’istruttore teorico e pratico di aeromodellismo Domenico Trillo, secondo le normative per il volo riconosciute dall’Enac.

“È ormai consolidato – concludono Giani e Sardelli – che in protezione civile si rendono sempre più necessarie specifiche tecnico-professionali con operatori sempre più formati nei vari campi che distinguono le diverse attività di ogni singola associazione”.

L’associazione radioamatori carabinieri ringrazia la società Ecofor Service Spa per il contributo ricevuto a sostegno delle spese del progetto.