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​Un esposto alla procura per la strada di Patto

I consiglieri Barabotti e Pandolfi denunceranno la situazione per il tratto adesso chiuso: “Vogliamo sapere chi sono i responsabili”

Barabotti e Pandolfi

La strada di Patto ancora oggetto di discussione. Il tratto finale della strada, quello vicino all'ingresso della Fipili a Ponsacco è chiuso dal 5 marzo. Dopo le varie segnalazioni, anche della lista civica indipendente, sono intervenuti sulla questione Federica Barabotti e Domenico Pandolfi, consiglieri comunali di Forza Italia: "Sulla strada di patto avevamo fatto interrogazioni anche in passato - hanno spiegato - senza mai ricevere spiegazioni soddisfacenti".

Da qui la decisione di fare un esposto alla procura della Repubblica: "Lo inoltreremo nei prossimi giorni - hanno chiarito - con la consulenza dell'avvocato e coordinatore provinciale di Forza Italia Raffaella Bonsangue. Vogliamo sapere chi sono i responsabili, chi ha firmato gli atti in Comune e le ditte che hanno eseguito i lavori".

Barabotti è poi entrata nello specifico dei tanti problemi avuti dalla strada fin dai primi tempi: "Il primo lotto - ha detto - aveva ceduto, così come poi ha fatto il secondo e il terzo. E' incredibile che dal Comune non si sono mai fatti una domanda, non hanno mai fatto una richiesta legale per accertare i responsabili di questi lavori".

Ora la strada è chiusa. Il Comune ha fatto sapere di aver fatto fare delle analisi sul tratto sia per quanto riguarda l'asfalto che per il terreno. Ma dei risultati e del piano di lavoro non si sa niente e i tempi della riapertura rimangono incerti: "Qualcuno deve pagare per questo - ha aggiunto Barabotti - chi aveva firmato i lavori e le ditte che li hanno eseguiti sono responsabili. Saperne di più però è difficile: una ditta che ci ha lavorato è fallita, altre due non sappiamo che fine hanno fatto". Da qui la decisione di passare alle vie legali: "Sono soldi dei cittadini per una strada costata quasi un milione di euro".

Barabotti e Pandolfi hanno raccontato anche un'altra situazione: "Nelle settimane scorse - hanno detto i due consiglieri di Fi - sul marciapiede in via della Misericordia sono stati fatti i lavori e i marciapiede sono stati smontati e messi a nuovo". Fino a qui tutto bene "ma la zona era soggetta alla Belle arti. Il marciapiede costruito con una pietra originale non andava cambiato. Invece sono stati sostituiti". Dopo essersi accorti dell'errore gli operai sono tornati a lavoro smontando le pietre nuove e rimettendo le originali: "Dal Comune si sono giustificati dicendo che le pietre nuove verranno utilizzate da altre parti. Ma noi ci chiediamo: il montaggio e rismontaggio delle pietre avrà avuto un costo? Anche qui si parla di soldi dei cittadini".